"Ho deciso di presentare alle prossime amministrative ed europee la mia lista, per conquistare l'amministrazione della città (Ferrara, ndr) e restituirle il suo primato culturale". Lo dice Vittorio Sgarbi ai quotidiani ferraresi lanciando Rinascimento nell'agone elettorale della sua città natale, sottolineando che "la differenza con il 1999 è che stavolta vinciamo". Sgarbi parla di un accordo con Alan Fabbri della Lega ed esprime piena sintonia col Carroccio anche sul tema sicurezza: "Se uno entra in casa mia per delinquere, lo uccido senza indugio. Sono allineato, anzi vado oltre Salvini".
"Una persona come Vittorio Sgarbi in un ruolo chiave per la nostra amministrazione può essere qualcosa di positivo", la "risposta giusta" per una città avvolta nel "torpore" del Pd. Così Alan Fabbri, consigliere regionale della Lega in Emilia-Romagna, commenta all'ANSA la disponibilità di Sgarbi a candidarsi sindaco della città di Ferrara. "L'ho sentito ieri a telefono - dice Fabbri - Sgarbi è un amico e una persona che stimo molto", la sua proposta può essere "uno scossone alla politica ferrarese che ormai è governata dal Pd da così tanti anni ed è addormentata su temi culturali, e non solo", succube del "sistema clientelare del Partito democratico". Quella di Sgarbi candidato sindaco, precisa Fabbri, è una personalità su cui il centrodestra "sta ragionando" e "potrebbe essere quella giusta" per "portare a casa il risultato". "L'unica cosa che vogliamo è vincere", conclude.
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