Sono pensati come due strumenti
fusi insieme, quasi fossero un unico solista, il violino e il
violoncello nel 'Doppio concerto' in la minore Op. 102 di
Johannes Brahms, che sarà interpretato il 23 maggio alle 20.30
all'Auditorium Manzoni dal violinista belga Marc Bouchkov e dal
violoncellista armeno Narek Hakhnazaryan, per la stagione
sinfonica del Teatro Comunale di Bologna. Sul podio della
Filarmonica del Tcbo il russo Vassily Sinaisky, direttore
musicale dell'Orchestra Filarmonica Janáček di Ostrava e
direttore emerito della Bbc Philharmonic Orchestra, il quale che
nella seconda parte del programma proporrà la Sinfonia N. 4 in
do minore 'Tragica' di Franz Schubert.
Ultima delle composizioni sinfoniche di Brahms, scritta
nell'estate del 1887, il Concerto per violino, violoncello e
orchestra non convinse la critica dell'epoca e musicisti vicini
a Brahms come Clara Schumann e Joseph Joachim, primo esecutore
(accanto a Robert Haussmann) e dedicatario del 'Doppio
concerto'. Venne forse considerato troppo insolito, per l'epoca,
il trattamento dei due strumenti (le cadenze dei solisti sono
presentate in apertura) e l'assetto non virtuosistico, che era
invece prerogativa dei concerti tardo-romantici. La sinfonia
giovanile di Schubert (una contraddizione per un uomo vissuto
appena 31 anni!), la 'Quarta', venne scritta nel 1816 a
diciannove anni e ribattezzata in un secondo momento dall'autore
come 'Tragica'. Con la scelta della tonalità di do minore, la
stessa usata da Beethoven per la Quinta Sinfonia e per
l'Ouverture Coriolano, Schubert rivela di guardare al modello
del grande compositore tedesco che aveva portato una ventata di
innovazione nella musica strumentale.
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