"Sono un volontario che cerca di
dare una mano". Così Pier Luigi Bersani descrive il suo impegno
per la Festa dell'Unità di Bologna che quest'anno lascerà la
storica sede Parco Nord. L'ex segretario del Pd, dopo "l'ultimo
valzer" della manifestazione, che nel 2024 traslocherà in una
nuova sede in via di definizione, rilancia l'importanza delle
Feste dell'Unità in presenza. "Guai se pensiamo alla Festa
dell'Unità come una cosa del passato - dice - c'è da fare un
investimento sul futuro, ma c'è ancora non bisogno
dell'incontro fisico" e di intercettare "oltre all'elettorato
del Pd, anche un elettorato potenziale" composto da giovani.
"Bologna è un po' la capitale delle Feste dell'Unità anche
per il fascino che aveva Parco Nord - aggiunge Bersani - Bologna
però ha la forza per incoraggiare le novità e fare qualche
investimento sul futuro", prosegue l'ex segretario del Pd.
Forte dei risultati positivi del 2023 - con oltre 107mila
euro di utile e un giro d'affari complessivo di due milioni - la
Festa dell'Unità si appresta a cambiare format, spiega la
segretaria del Pd bolognese, Federica Mazzoni, assicurando che
si sta "lavorando ad una nuova location". Le fa eco Lele Roveri,
responsabile della Festa dell'Unità, per il quale ci sono
"diverse idee" allo studio. Per Bersani, in ogni caso, "non sarà
un ripiegamento" ma "un'occasione per fare cose nuove e
richiamare nuovi volontari".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA