Bisogna rinviare l'udienza di
archiviazione del caso di Cristina Golinucci, la ragazza
scomparsa a Cesena esattamente 32 anni fa, perché una nuova
testimonianza potrebbe dare un nuovo impulso alle indagini. Lo
chiedono gli avvocati della famiglia, Nicodemo Gentile e Barbara
Iannuccelli, in riferimento all'udienza fissata dal tribunale di
Forlì del 26 settembre.
Cristina Golinucci è scomparsa a 21 anni il primo settembre
1992 da Cesena. Quel giorno la ragazza aveva un appuntamento col
proprio padre spirituale al convento dei cappuccini quando se ne
sono perse le tracce. A luglio la Procura di Forlì, per la
decima volta, ha chiesto l'archiviazione del fascicolo di
indagine, aperto per omicidio a carico di ignoti. Ma la famiglia
di Cristina, la madre Marisa Degli Angeli assistita dall'
avvocato Barbara Iannuccelli, non si arrende e dopo
l'opposizione alla richiesta chiede di prendere in esame una
nuova testimonianza.
Nei giorni scorsi l'avvocata Iannuccelli ha infatti ricevuto
una telefonata da parte di una donna che gli diceva che il
proprio padre, anziano ma vivo, in quei giorni era andato a
raccogliere asparagi nella zona di Mercato Saraceno dove aveva
visto arrivare un'auto guidata da un frate accompagnato da una
giovane ragazza. Il frate si sarebbe tolto la tonaca e avviato
mano nella mano nel bosco con la giovane. Inoltre, un amico del
padre avrebbe riferito che in quei giorni in quella zona avrebbe
trovato due sacchi neri che emanavano un odore sgradevole e che
la cosa sarebbe stata segnalata ai carabinieri.
Una novità, che secondo Gentile e Iannuccelli, andrebbe
approfondita e verificata e non c'è tempo per farlo di qui al 26
settembre, quando è stata fissata l'udienza per l'archiviazione.
Intanto oggi a Ronta, frazione di Cesena, si terrà un
incontro, con la madre Marisa Degli Angeli, per ricordare il
32/o anniversario della scomparsa di Cristina.
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