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I carabinieri nel giardino dei neonati sepolti, si scava ancora

I carabinieri nel giardino dei neonati sepolti, si scava ancora

Il giudice avrebbe respinto l'arresto per il primo decesso

BOLOGNA, 17 settembre 2024, 21:01

di Tommaso Romanin

ANSACheck
Neonati morti, Ris tornano a scavare nel giardino - RIPRODUZIONE RISERVATA

Neonati morti, Ris tornano a scavare nel giardino - RIPRODUZIONE RISERVATA

I carabinieri sono tornati nella villetta di Vignale di Traversetolo e hanno scavato per circa tre ore, in particolare in un'aiuola di terra attigua a un muro, dove nell'ultimo mese sono stati trovati i corpi di due neonati, morti a distanza di circa un anno l'uno dall'altro.

Nella casa, ora sotto sequestro, abitava Chiara, 22 anni, con la sua famiglia. La ragazza è indagata per omicidio premeditato e occultamento di cadavere: l'ipotesi della Procura è che abbia ucciso e sepolto entrambi i bambini, appena venuti alla luce, inducendosi il parto, dopo essere riuscita a nascondere a tutti le gravidanze e facendo tutto da sola.

Lo avrebbe poi confessato in un secondo interrogatorio avvenuto dopo il ritrovamento del secondo neonato, anche se sul contenuto delle dichiarazioni non sono emersi dettagli. 

IL PODCAST

 

Il nuovo sopralluogo degli investigatori era finalizzato a cercare altri resti, mancanti, del secondo corpicino, il secondo in ordine di tempo ad essere stato trovato, quello che potrebbe essere il primogenito della ragazza.

Sul neonato riesumato il 9 agosto, notato nella terra dalla nonna, mentre la famiglia era in vacanza negli Stati Uniti, sono già stati svolti i primi accertamenti medico legali. Hanno detto che è nato vivo e hanno identificato il padre, il ragazzo con cui Chiara era fidanzata, risultato inconsapevole e estraneo ai fatti.

Sulle ossa trovate tra venerdì e sabato della scorsa settimana, sono invece in corso gli esami del Dna da parte del Ris di Parma, mentre le altre analisi sono state affidate al Laboratorio di antropologia e odontologia forense dell'Università degli Studi di Milano (Labanof). La giovane, che si è trasferita in un'altra abitazione, è indagata a piede libero, seppur accusata di reati molto gravi e inoltre, in ipotesi di accusa, reiterati nel tempo. Da quanto si è potuto apprendere, la Procura di Parma aveva in realtà chiesto nelle scorse settimane una misura cautelare, ma il Gip avrebbe respinto, non ravvisando in quella fase, esigenze cautelari. Ma quando è stata avanzata questa richiesta non si sapeva ancora del secondo corpo.

Non si esclude che, alla luce del secondo ritrovamento, possano essere in corso ulteriori valutazioni sul caso e sulla posizione della ragazza. Per il resto, ci sono più domande che risposte su quello che è successo. Su come sia possibile compiere un gesto del genere da parte di una 22enne, studentessa, babysitter per arrotondare, descritta da molti come una ragazza tranquilla e insospettabile. E su come sia possibile che abbia nascosto il suo stato agli amici e ai parenti, in una comunità così piccola. Addirittura per due volte secondo l'ipotesi peggiore. E infine il perché, le motivazioni di una ragazza all'apparenza ben inserita, "sana", che non viveva emarginata o in una situazione di degrado. Ma che avrebbe scelto di uccidere e di seppellire i bambini così vicino a casa. In un luogo dove continuamente e inesorabilmente ne avrebbe avuto il ricordo.

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