BRUXELLES - Si è conclusa a Bruxelles la due giorni europea di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia e presidente del partito dei Conservatori europei, accompagnata nei vari incontri dal co-presidente del gruppo Ecr Raffaele Fitto e dal capodelegazione di FdI Carlo Fidanza.
Dopo gli incontri con i premier di Ungheria, Polonia e Slovenia Meloni ha affrontato una riflessione a più ampio raggio sul futuro del Centrodestra in Europa. Nei suoi interventi ha evidenziato che "il Ppe sta ormai smarrendo la sua anima di centrodestra per andare al traino delle sinistre e dei verdi". Lo riferisce una nota del gruppo.
"Ecr è il gruppo parlamentare che può meglio interpretare la destra e il centrodestra europei e da presidente dei Conservatori continuerò ad impegnarmi per rafforzare la nostra famiglia", ha precisato Meloni a Bruxelles. Gli incontri di queste ore sono stati anche l'occasione per portare all'attenzione dei primi ministri di Polonia, Ungheria e Slovenia la battaglia italiana contro il Nutriscore, il sistema di etichettatura nutrizionale a semaforo che penalizza fortemente i prodotti del Made in Italy, conclude la nota.
Il partito del premier ungherese Viktor Orban "Fidesz per ora non ha fatto richiesta di ingresso in Ecr e se lo facesse chiaramente io sarei contenta di valutare la richiesta insieme agli altri componenti del gruppo e del partito". Ha detto la presidente di FdI e di Erc Giorgia Meloni conversando con i giornalisti a Bruxelles.
"La considererei anche una collocazione abbastanza naturale per il percorso di Fidesz - ha aggiunto -, ma questo è ancora di là da venire, è un dibattito che non è stato ancora aperto".
"Abbiamo fatto la riunione del gruppo Ecr per ribadire il nostro lavoro e rafforzare la famiglia dei Conservatori e allargarla", ha spiegato.
"Noi siamo interessati ad allargare la famiglia di Ecr, l'ho detto e lo ribadisco: credo che il nostro progetto possa essere estremamente attrattivo, Ecr oggi è sostanzialmente il gruppo di trade-union del Centrodestra e credo che possa essere attrattivo tanto per formazioni come il caso di Fidesz che arrivano dal Ppe e che sono stanche di un approccio troppo prono alla sinistra -precisa Meloni -, tanto per chi dalla nostra destra vuole uscire da una opzione di marginalità e questo è un lavoro che può fare solo Ecr".
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