BRUXELLES - La Commissione europea "ha ricevuto dodici opposizioni" alla domanda di riconoscimento della menzione tradizionale Prosek. Lo ha detto Helena Dalli, Commissaria Ue all'uguaglianza, intervenendo nel dibattito parlamentare promosso dall'interpellanza dell'eurodeputata Mara Bizzotto (Lega) sul futuro del sistema Dop/Igp alla luce del caso Prosek. "Come prevedono le regole - ha aggiunto Dalli, che sostituiva il commissario competente Janusz Wojciechowski - le opposizioni ammissibili saranno inviate alla Croazia per osservazioni", quindi "tutte le risposte della Croazia saranno comunicate all'Italia". "Dopo questo scambio, sulla base delle norme Ue e della giurisprudenza della Corte di Giustizia europea, la Commissione prenderà la sua decisione per tutelare o respingere la domanda della Croazia".
Il Prosek è un "Cavallo di Troia" che minaccia "il sistema delle Dop e Igp". Così l'europarlamentare della Lega Mara Bizzotto, nel suo intervento di apertura a Strasburgo dell'"interpellanza principale" sul caso Prosecco-Prosek, promossa dalla stessa Bizzotto. "Cara Commissione Europea, è finito il tempo delle chiacchiere", ha attaccato Bizzotto rivolgendosi alla Commissaria europea per l'uguaglianza Helena Dalli, che sostituiva il commissario competente Janusz Wojciechowski. "Perché il Commissario all'Agricoltura non ha il coraggio di venire in Parlamento e dire con chiarezza cosa vuole fare sul caso Prosek? A che gioco state giocando?", ha proseguito Bizzotto. "L'Europa deve dire no alla richiesta di riconoscimento del Prosek - ha aggiunto - l'unico vero Prosecco è quello italiano, prodotto in Veneto e in Friuli, riconosciuto e tutelato dalle denominazioni Doc e Docg. Su questa partita l'Europa si gioca la faccia".
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