(di Pietro Guastamacchia)
BRUXELLES - Via la dicitura "democratici" con il ritorno al vecchio nome: "Gruppo del Partito del Socialismo Europeo". In vista delle Europee i vertici di S&dhanno pensato ad una piccola rivoluzione semantica che, tuttavia, potrebbe avere anche una sua sostanza politica. La proposta, fatta circolare ieri sera in una nota interna dalla presidenza del gruppo ai suoi membri, "voleva essere un modo per testare le acque e per raccogliere pareri" su un'operazione di restyling che avrebbe dovuto "favorire la comunicazione politica in vista delle elezioni del 2024", ha spiegato la presidente del gruppo, Iratxe Garcia Perez. Ma la sua idea rischia di franare in partenza anche perché il Pd, che è tra le principali delegazioni del gruppo, ha già chiuso all'ipotesi.
Per i Dem la parola "democratici" è infatti irrinunciabile. "Il nome del Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo non è mai stato in discussione" è stata infatti la reazione del Nazareno, che ha smentito qualsiasi endorsement all'idea da parte di Elly Schlein. Cambiare nome "sarebbe una scelta miope e di corto respiro perché essere progressisti oggi è essere democratici", ha aggiunto via Twitter la vicepresidente dell'Eurocamera, Pina Picierno. "Sono certo che sosterremo l'attuale denominazione", ha aggiunto il capodelegazione al Pe Brando Benifei. Le ragioni dell'attaccamento italiano al nome stanno nella sua storia. La dicitura venne inserita nel 2009 proprio per favorire l'ingresso nel gruppo del Pd, che allora non faceva parte del Partito Socialista Europeo, mantenendo visibile l'ampiezza e la particolarità del progetto politico italiano.
Nel 2014 il Pd, guidato allora da Matteo Renzi, trovò un accordo per entrare a pieno titolo nel Pse. Tuttavia il nome del gruppo al Parlamento Europeo è sempre rimasto invariato sino ad oggi. "Abbiamo pensato che fosse arrivato il momento giusto per questo dibattito sul ritorno al vecchio nome", ha spiegato da Varsavia Garcia Perez, spiegando che è stato inviato un questionario ad hoc alle delegazioni e rassicurando sul fatto che la decisione sarà presa "in maniera democratica e trasparente". Il messaggio si è infranto sul opposizione piddina, anche se non tutti, al Nazareno, si sono detti contrari. "Il Pd ha aderito al Pse, quindi il gruppo può tornare a chiamarsi socialista. Dove è il problema?", ha sottolineato Andrea Orlando. La decisione spetta ora ai leader delle delegazioni, ma "potrebbe essere presa anche solo a maggioranza stando al regolamento", fanno sapere fonti della presidenza del gruppo. Ma la volontà, viene rassicurato, "è di trovare una scelta corale".
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