BRUXELLES - La commissione per l'Economia e gli affari monetari al Parlamento europeo (Econ) ha approvato a maggioranza la posizione negoziale sulla riforma del Patto di stabilità. Rispetto alla proposta di aprile della Commissione si introducono, com'era già stato anticipato la scorsa settimana, dei valori numerici per il calo del debito: dovrà scendere in media annua dello 0,5% nel periodo di proiezione per i Paesi con un debito tra il 60 e il 90% del Pil, e dell'1% per quelli oltre il 90%. Il periodo di aggiustamento viene invece esteso di 10 anni, rispetto al testo proposto, e sale da un minimo di 14 a un massimo di 17 anni. Nei periodi di crescita del Pil, la posizione della Econ, che andrà ora al voto della plenaria dell'Eurocamera a gennaio, prevede che sia consentita una deviazione massima dei percorsi di spesa concordati pari all'1% del Pil.
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