STRASBURGO - Il Parlamento europeo chiede che il Consiglio Ue determini se l'Ungheria abbia commesso gravi e persistenti violazioni dei valori dell'Ue a norma dell'articolo 7 paragrafo 2 del Trattato Ue, e condanna l'uso sistematico, da parte di Budapest, della comunità Lgbtiq+ come capro espiatorio. Il Pe inoltre deplora la decisione della Commissione di sbloccare fino a 10,2 miliardi di euro riservandosi di usare ogni passo necessario, anche legale. La richiesta è contenuta in due risoluzioni approvate in Plenaria: una sullo stato di diritto dei cittadini nell'Ue e l'altra sulla situazione in Ungheria e sui fondi Ue congelati.
Nel testo sullo stato dei diritti dei cittadini nell'Ue, redatto dalla socialista tedesca Katarina Barely e approvano con 391 voti a favore 130 contrari e 20 astenuti gli eurodeputati chiedono che il consiglio Ue valuti al più presto se l''Ungheria abbia commesso gravi e persistenti violazioni dei valori dell'Ue a norma dell'articolo 7 paragrafo 2 del Trattato Ue. La relazione chiede inoltre giustizia per l'uccisione di giornalisti i diversi Stati Ue e accoglie con favore gli accordi inter-istituzionali raggiunti sulle nuove leggi anti-Slapp e libertà dei media. Il testo ribadisce la preoccupazione per l'uso di spyware, sottolineando la necessità di regolamentare rigorosamente il settore, e invitano i paesi dell'Ue, in particolare Grecia, Ungheria, Polonia, Spagna e Cipro, a seguire le raccomandazioni del Parlamento.
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