BRUXELLES - Gli atleti russi ormai "sono vicini alla propaganda" del Cremlino, "non credo sia necessario che partecipino" alle Olimpiadi. A sostenerlo è Sergiy Stakhovsky, celebre tennista ucraino che si è arruolato al fronte, nelle forze per le operazioni speciali, per combattere l'invasione di Mosca. Strakhovsky, assieme alla tennista Elina Svitolina, è stato ospite ieri in serata di un evento al Parlamento europeo organizzato dalla vicepresidente del Parlamento Pina Picierno. Tra i partecipanti gli eurodeputati Alessandra Moretti (Pd), Fabio Massimo Castaldo (Az), Viola von Cramon (Verdi) e Michaela Sojdrova (Ppe).
Attraverso il documentario 'Athelts of war' il convegno si è soffermato sulle ripercussioni che gli atleti ucraini dovranno rivivere dovendo competere alle Olimpiadi contro gli sportivi russi, 9 dei quali si sono schierati apertamente in favore della guerra. Il Comitato Olimpico ha deciso di far competere tali atleti russi. Da qui la proposta, emersa al convegno, di evidenziare ai Giochi di Parigi le sofferenze che sta subendo la popolazione ucraina, portando una mostra fotografica, stile rally, non solo nella capitale francese, ma anche nei vari Paesi dell'Unione.
Per quanto riguarda i rapporti personali con gli atleti russi, "siamo stati amici prima della guerra, ma poi bisogna capire che loro vivono in un ambiente e in un contesto di informazioni in cui la possibilità di parlare è molto limitata e sono abbastanza isolati dalla situazione reale", ha spiegato Straskhovsky, secondo cui "una volta accettate alcune informazioni, difficilmente" i russi "possono cambiare idea". "E comunque, sono più vicini alla posizione di propaganda di ciò che gli è stato detto che alle mie argomentazioni", ha continuato. "Ascoltare le vostre storie e guardare questo documentario non è solo un'espressione di gratitudine, è un impegno a sostenere il principio di libertà e democrazia che l'Ue rappresenta", ha sottolineato Picierno.
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