BRUXELLES - L'Ue ha bisogno di riforme istituzionali e finanziarie per garantire la sua capacità di assorbire nuovi membri. Lo afferma l'Eurocamera in una relazione adottata giovedì con 305 voti favorevoli, 157 contrari e 71 astensioni. Gli eurodeputati chiedono che i processi decisionali dell'Ue siano riformati in modo più efficace e che si superi l'obbligo dell'unanimità. Queste riforme pre-allargamento dovranno inoltre anche affrontare le implicazioni di possibili nuovi membri nella composizione del Parlamento europeo.
Stando al testo l'Ue dovrebbe infatti stabilire obiettivi concreti di riforma individuali, tabelle di marcia e tempistiche intermedie per ciascun Paese candidato all'adesione, senza corsie preferenziali o scadenze fisse predefinite per l'adesione. I Paesi che realizzeranno progressi sostanziali nelle riforme dovrebbero quindi essere in grado di integrarsi gradualmente nelle politiche comuni dell'Ue, come il mercato unico. "Con l'arrivo di nuovi membri e senza riforme, l'Ue sarà completamente paralizzata, dobbiamo essere all'altezza di questa sfida e avviare una revisione dei trattati per democratizzare l'Unione, per rafforzare le nostre politiche comuni e il nostro bilancio in vista dei futuri allargamenti: riformiamo l'Unione per unificare il continente!", ha commentato il relatore ombra di Renew Europe al testo, l'eurodeputato Sandro Gozi.
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