BRUXELLES - L'Eurocamera si avvia a dare il via libera finale per fare causa alla Commissione europea per lo sblocco dei 10, 2 miliardi di fondi comunitari deciso a dicembre a favore dell'Ungheria, a poche ore dal Consiglio europeo che ha dato la luce verde all'apertura dei negoziati di adesione per l'Ucraina e la Moldova. La decisione finale è attesa alla Conferenza dei capigruppo convocata questo pomeriggio a Strasburgo e presieduta dalla presidente del Pe Roberta Metsola. Ieri sera in una sessione a porte chiuse, la commissione Juri (affari legali) del Parlamento europeo ha dato un primo libera, con 16 voti favorevoli, uno contrario e nessun astenuto. "Questa è la nostra risposta a von der Leyen che ha sbloccato 10 miliardi per Orbán in cambio del suo veto. Lo Stato di diritto non può essere barattato con accordi con Orbán!" ha commentato in un tweet l'europarlamentare tedesco, Daniel Freund. Nel caso la decisione della commissione Juri fosse confermata, l'Eurocamera potrà quindi deferire la Commissione europea alla Corte di Giustizia Ue. La deadline prevista per agire al tribunale di Lussemburgo è quella del 25 marzo.
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