BRUXELLES - Francesco Giorgi, uno dei principali indagati nell'ambito del cosiddetto Qatargate, ha chiesto la ricusazione della giudice istruttrice responsabile dell'inchiesta, Aurélie Dejaiffe. In attesa che la Corte d'appello del tribunale di Bruxelles si pronunci sulla richiesta, è stato nominato un nuovo magistrato inquirente. Lo si apprende da fonti legali.
Dejaiffe ha assunto la guida delle indagini il 20 giugno scorso dopo il passo indietro del più celebre collega Michel Claise (ora candidato alle politiche in patria), costretto a ritirarsi a causa di un potenziale conflitto d'interessi all'emergere del sodalizio in affari tra suo figlio e il figlio dell'eurodeputata - poi indagata - Maria Arena, soci di un'azienda che commercializza cannabis legale. La richiesta di Giorgi è arrivata dopo una nuova ordinanza nella quale la giudice imponeva il silenzio stampa allo stesso ex braccio destro dell'eurodeputato pentito Pier Antonio Panzeri, estendendolo anche al suo legale.
Nel frattempo, i legali di Panzeri - considerato l'anima del presunto scandalo di corruzione in seno al Parlamento europeo a favore di Qatar, Marocco e Mauritania - hanno dal canto loro chiesto alla giudice istruttrice di estromettere dal caso l'ispettore capo Ceferino Alvarez-Rodriguez, protagonista di un colloquio registrato da Giorgi e depositato a inizio febbraio agli atti nel quale metteva in dubbio le confessioni rese da Panzeri, sulle quali si basa parte dell'ipotesi accusatoria, e muoveva pesanti critiche alla giustizia belga.
Le due azioni legali distinte avvengono nel quadro del maxi-riesame dell'indagine avviato nel settembre scorso per fare luce sull'operato degli investigatori.
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