BRUXELLES - Le associazioni degli editori Ue dei periodici e dei giornali, Enpa e Emma, accolgono con favore la decisione della Corte d'appello di Parigi che obbliga Google a negoziare con gli editori una giusta remunerazione per i contenuti condivisi online. Così in una nota congiunta Enpa e Emma. "Mentre gli Stati membri stanno recependo l'articolo 15 della direttiva sul copyright, la decisione della Corte d'appello di Parigi che obbliga Google a negoziare in buona fede costituisce il giusto precedente nel primo Stato membro fino ad oggi ad aver attuato un diritto degli editori", ha detto Jean-Pierre de Kerraoul, presidente di Enpa.
La Corte d'Appello di Parigi ha chiarito che la visualizzazione di contenuti editoriali rappresenta per Google un interesse economico rilevante, in quanto genera introiti pubblicitari oltre che promuovere il suo motore di ricerca. "La Corte conferma la decisione dell'Autorità respingendo il rifiuto di Google di retribuire gli editori sulla base della presunzione, errata, che il valore che apporta agli editori nel mostrare i loro contenuti sia sufficiente ". ha detto Xavier Bouckaert, presidente di Emma.