BRUXELLES - Via libera dal Parlamento europeo a tre proposte per regolamentare l'uso dell'Intelligenza Artificiale nell'Unione e promuovere innovazione, norme etiche e fiducia nella tecnologia. L'Eurocamera è tra le prime istituzioni a presentare delle raccomandazioni su ciò che le norme sull'AI dovrebbero includere in materia di etica, responsabilità e diritti di proprietà intellettuale.
Queste raccomandazioni aiuteranno l'Unione europea a diventare un leader globale in questo contesto. L'iniziativa legislativa che sollecita la Commissione europea a presentare un nuovo quadro giuridico che delinei i principi etici e gli obblighi legali da seguire nello sviluppo, nell'implementazione e nell'uso dell'intelligenza artificiale, della robotica e delle tecnologie correlate nell'Ue, compresi software, algoritmi e dati e stata approvata con 559 voti favorevoli, 44 voti contrari e 88 astensioni. Il secondo testo d'iniziativa legislativa che richiede un quadro giuridico in materia di responsabilità civile orientato al futuro è passato con 626 sì, 25 contrari e 40 astensioni. La relazione che chiarisce che la leadership globale dell'Ue in materia di AI richiede un sistema efficace di diritti di proprietà intellettuale è stata approvata con 612 voti favorevoli, 66 voti contrari e 12 astensioni.
Rispetto della privacy, responsabilità per danni, tutela del lavoro e della creatività dell'uomo. Sono i punti cardine delle tre raccomandazioni approvate dal Parlamento Ue per delle nuove regole sull'intelligenza artificale in materia di etica, responsabilità per i danni e diritti della proprietà intellettuale. La prima relazione, dell'europarlamentare socialista Iban Garcia del Blanco, propone di elaborare un quadro giuridico Ue che rispetti principi etici e legali nello sviluppo della tecnologia. Il testo sostiene che la sorveglianza umana deve essere garantita sempre durante l'utilizzo delle tecnologie IA ad alto rischio.
Inoltre, le norme dovranno garantire il rispetto della responsabilità sociale e ambientale e tutele contro discriminazioni. Una seconda iniziativa legislativa, con relatore Axel Voss dei Popolari europei, propone l'inserimento di norme chiare per la responsabilità civile degli operatori di IA ad alto rischio per i danni virtuali o fisici alla salute, alla vita e al patrimonio. Lo stesso dovrebbe valere anche per danni immateriali che producono una perdita economica. Gli eurodeputati ritengono pertanto che gli operatori dovrebbero avere un'assicurazione simile a quella per i veicoli a motore.
Infine, il testo del relatore Stefphane Sejournè, di Renew Europe, propone di garantire un sistema efficace di diritti di proprietà intellettuale e brevetti europei a tutela degli sviluppatori innovativi. La raccomandazione sottolinea che la proprietà dei Dpi dovrebbe essere riconosciuta solo alle persone umane, l'IA non dovrebbe avere invece personalità giuridica.