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Arlem chiede strategie Mediterraneo occidentale e orientale
Con presidenza italiana Ue si avvii preparazione macroregioni
24 febbraio, 14:29 (ANSA) - TANGERI, 24 FEB - Entro la fine dell'anno l'Unione
europea deve avviare l'elaborazione di altre due strategie
macroregionali nel bacino del Mediterraneo, una per l'area
occidentale e l'altra per quella orientale, che in futuro
potrebbero integrarsi alla strategia adriatico-ionica che sarà
approvata nel secondo semestre del 2014. La richiesta arriva
oggi da Tangeri, in Marocco, dove si è svolta la quinta sessione
plenaria dell'Assemblea regionale e locale euro-mediterranea
(Arlem).
''E' importante puntare su nuove iniziative per garantire lo
sviluppo politico, sociale ed economico del Mediterraneo,
puntando sulla convergenza degli interessi tra le due sponde'',
ha affermato il vice presidente del governo catalano, Joana
Ortega i Alemany, relatrice di un rapporto sulle macroregioni
approvato dall'Arlem. Le strategie dovrebbero essere incentrate
su progetti concreti ''per creare nuovi posti di lavoro,
promuovere il ruolo della donna e sostenere le piccole e medie
imprese''.
Secondo i rappresentanti delle autorità locali e regionali
mediterranee, durante la presidenza italiana dell'Ue il
Consiglio europeo dovrebbe chiedere di lanciare la preparazione
di due nuove strategie macroregionali e ''in particolare quella
per il Mediterraneo occidentale'', da avviare ''entro il 2016''.
A lungo termine le tre macroregioni ''potrebbero portare alla creazione di una strategia integrata sovra-regionale per l'intero Mediterraneo''. I paesi partner della sponda sud dovrebbero partecipare attivamente all'elaborazione di queste strategie, prevedendo di contribuire su base volontaria allo stanziamento di fondi nell'ambito della Politica europea di vicinato.
(ANSA)
A lungo termine le tre macroregioni ''potrebbero portare alla creazione di una strategia integrata sovra-regionale per l'intero Mediterraneo''. I paesi partner della sponda sud dovrebbero partecipare attivamente all'elaborazione di queste strategie, prevedendo di contribuire su base volontaria allo stanziamento di fondi nell'ambito della Politica europea di vicinato.
(ANSA)
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