La giustizia belga ha convalidato l'arresto e confermato le accuse per quattro persone fermate nell'ambito dell'inchiesta sulle sospette tangenti dal Qatar all'Eurocamera.
I 4 fermi convalidati dalla giustizia belga sono quelli della vice presidente del Pe Eva Kaili, dell'ex eurodeputato del Pd e di Articolo 1 Antonio Panzeri, dell'assistente parlamentare Francesco Giorgi (compagno di Eva Kaili) e di Niccolò Figà-Talamanca della ong No peace Without Justice. Rilasciati sotto condizioni Luca Visentini e il padre di Kaili. E' quanto riportano i media belgi citando fonti giudiziarie.
E' nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro l'importo in contanti sequestrato nell'abitazione della vicepresidente dell'Eurocamera Eva Kaili e nelle borse che suo padre trasportava quando è stato fermato dalle autorità. Il denaro non è stato ancora contato ma, secondo il quotidiano belga L'Echo le prime stime parlano di oltre 750mila euro in tagli da 20 e 50 euro: seicentomila euro erano nella valigia portata dal padre di Kaili e il resto nell'abitazione dell'eurodeputata greca. L'autorità ellenica per l'antiriciclaggio, nel frattempo, ha congelato gli averi della vicepresidente dell'Eurocamera.
"Lo Stato del Qatar respinge categoricamente qualsiasi tentativo di associarlo ad accuse di cattiva condotta": è la dichiarazione di un esponente del Paese del Golfo inviata per e-mail a Politico.eu che ha provato a contattare Doha sull'inchiesta corruzione al Parlamento europeo che sta portando avanti la procura di Bruxelles.
L'abitazione a Bruxelles dell'eurodeputato socialista Marc Tarabella è stata perquisita sabato sera nell'ambito dell'inchiesta sulle sospette tangenti dal Qatar all'Eurocamera. E' quanto si legge sui siti dei due quotidiani belgi Le Soir e Knack. Il materiale informatico dell'eurodeputato belga è stato sequestrato dagli investigatori ma Tarabella non è in stato di fermo.
"Il Parlamento europeo e la presidente Metsola stanno collaborando attivamente e pienamente con le autorità di giudiziarie per favorire il corso della giustizia", ha sottolineato Juri Laas, portavoce della presidente dell'Eurocamera, Roberta Metsola.
"E' una cosa gravissima, se quello che emerge da prime decisioni procura Bruxelles fosse confermato si tratterebbe di esponenti del Parlamento ed attivisti che avrebbero ricevuto soldi per chiudere un occhio sulle condizioni di lavoro in Qatar. Una vicenda vergognosa e intollerabile. Se si confermera' che qualcuno ha preso soldi per cercare di influenzare l'opinione del Parlamento europeo penso che sara' veramente una delle piu' drammatiche storie di corruzione di questi anni", ha detto il commissario Ue agli affari economici Paolo Gentiloni ospite a Mezz'ora in più.
"Le accuse contro il vicepresidente del Parlamento europeo sono estremamente preoccupanti, molto gravi, è una questione di fiducia delle persone nelle nostre istituzioni, e questa fiducia richiede i più alti standard di indipendenza e integrità. Ho già proposto la creazione di un organismo etico indipendente che copra tutte le istituzioni dell'Ue". Lo ha detto la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen rispondendo ad una domanda sul Qatargate.
"Stiamo controllando ogni dettaglio sul registro della trasparenza, abbiamo regole molto chiare per tutti i commissari, stiamo controllando alla luce di quello che è successo al Parlamento europeo. Finché non ci saranno nuove informazioni siamo allo status quo, ma se dovesse emergere qualcosa di nuovo dovremo reagire" ha spiegato inoltre von der Leyen, in merito all'eventuale coinvolgimento della Commissione nell'inchiesta sul Qatargate.
"Il Parlamento Europeo è vittima dei comportamenti di queste persone, bisogna sempre separare le istituzioni dalla responsabilità penale, che è individuale". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. "Spero che le indagini si fermino alle persone coinvolte, che già hanno arrecato abbastanza danno al Parlamento Europeo, che è l'unica istituzione democratica dell'Unione Europea".
"E' penoso e squallido quello che sta venendo alla luce". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, interpellato sul Qatargate all'uscita dal Consiglio dei ministri Ue dell'Agricoltura a Bruxelles. "Ci preoccupa molto, credo sia un elemento particolarmente grave che proprio forze politiche che spesso si ergono paladini della moralità - ha sottolineato - siano invece coinvolte proprio su settori come quelli fondamentali della difesa dei diritti e dei lavoratori, invece come protagonisti di vicende inquietanti".
"In qualità di vicepresidente della Commissione responsabile per lo sport, Margaritis Schinas è stato invitato alla partita inaugurale della Coppa del Mondo insieme al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e al presidente del Cio Thomas Bach. I contatti con i funzionari del Qatar sono stati pubblicati e twittati". E' quanto spiegano fonti dell'entourage di Schinas all'ANSA in merito alle polemiche sulla presenza del vicepresidente in Qatar a fine novembre e sulle sue parole sullo stato dei diritti a Doha. "La valutazione della riforma del lavoro rispecchia esattamente le relazioni dell'Ilo", viene rimarcato.
La posizione del vicepresidente dell'esecutivo europeo emerge dopo che, in queste ultime ore, nei corridoi delle istituzioni europee è finito nel mirino il suo viaggio a Doha del 19 e 20 novembre. Missione durante la quale Schinas sottolineava "i progressi considerevoli sulle riforme sul lavoro" fatte dal governo qatarino.
A Doha Schinas, oltre ad assistere alla prima partita dei Mondiali, aveva incontrato il ministro degli Esteri Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani e il Ministro del Lavoro Ali bin Samikh Al Marri. "L'Ue e il Qatar continueranno ad ampliare le nostre relazioni in materia di mobilità, competenze, riforma del lavoro, sicurezza e contatti interpersonali", aveva twittato Schinas dal Qatar.
Il viaggio di Schinas, oltre a finire nel mirino nella stampa ellenica, ha attirato l'attenzione anche a Bruxelles ed è oggetto di discussione a Strasburgo, dove gli eurodeputati si stanno per riunione in occasione della Plenaria. Viola von Cramon, eurodeputata tedesca dei Verdi, in un tweet riporta le dichiarazioni fatte da Schinas in quei giorni e scrive: "Il "nostro stile di vita europeo" non include certo l'elogio del #Qatar per le sue riforme, le sue norme sul lavoro e i suoi meriti in materia di diritti umani. Seguendo il Commissario Schinas si potrebbero anche sollevare alcune questioni relative al #Qatargate. Tolleranza zero verso la corruzione!".
Nel frattempo, contanti per una somma di 17 mila euro sono stati sequestrati ieri sera dalla Guardia di Finanza nell'abitazione della famiglia Panzeri a Calusco d'Adda, in provincia di Bergamo. La somma è stata trovata nel corso delle perquisizioni effettuate in esecuzione di un ordine di investigazione europea nell'ambito dell'inchiesta di Bruxelles per presunte tangenti da parte di Qatar e Marocco, in cambio di una sponda politica all'Europarlamento. Nella casa al momento si trova agli arresti domiciliare la moglie di Panzeri, Maria Dolores Colleoni, destinataria insieme alla figlia Silvia di un mandato di arresto europeo.
La Guardia di Finanza di Milano ha perquisito anche l'abitazione di Francesco Giorgi, ex assistente di Antonio Panzeri e compagno della vice presidente del Parlamento Europeo Eva Kaili, pure lui arrestato nell'ambito dell'inchiesta di Bruxelles su presunte mazzette versate dal Qatar e dal Marocco.
La sezione di pg in quota alla Gdf, coordinata dalla procura milanese (ha dato esecuzione all'ordine di investigazione, ndr) in collaborazione con Eurojust, ha anche fatto verifiche sui conti bancari sia di Panzeri sia di Giorgi. Nelle perquisizioni avvenute tra ieri e stamane pure in un ufficio sempre a Milano, oltre ai 17 mila euro a Calusco D'Adda, sono stati sequestrati anche alcuni orologi.
"La relazione sulla liberalizzazione dei visti con Qatar e Kuwait viene rinviata in Commissione", ha detto Metsola aprendo la Plenaria a Strasburgo. La presidente dell'Eurocamera ha confermato che verrà attivata la procedura per la decadenza da vicepresidente di Eva Kaili.
"A seguito delle rivelazioni di sospetti di corruzione legati al Qatar ed al Parlamento europeo, ed alla perquisizione di uno dei miei assistenti nel contesto di questo caso, ho deciso che non presiederò più temporaneamente le riunioni del sottocomitato peri Diritti Umani del Parlamento europeo". Così via twitter l'eurodeputata italo-belga dei socialisti europei, Maria Arena.
Dalla plenaria è arrivato il via libera dell'Aula alla richiesta di mettere in agenda un dibattito sullo scandalo corruzione per martedì pomeriggio. Sul 'Qatargate' ci sarà una risoluzione, che verrà messa al voto giovedì mattina.
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