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Johansson, 'Roma rispetti norme internazionali soccorso in mare'

Johansson, 'Roma rispetti norme internazionali soccorso in mare'

La commissaria risponde a un'interrogazione di oltre 30 eurodeputati

01 agosto 2023, 17:38

Redazione ANSA

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Johansson, 'Roma rispetti norme internazionali soccorso in mare ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - "Le norme contenute nel decreto-legge" flussi dell'Italia, che aveva introdotto anche nuove regole per le Ong, "devono essere interpretate e attuate nel rispetto del diritto internazionale". Lo scrive la commissaria Ue per gli Affari interni, Ylva Johansson, rispondendo a un'interrogazione di oltre 30 eurodeputati di diversa nazionalità e colore politico sulle disposizioni del governo riguardanti l'attività di soccorso in mare.

L'assistenza in mare "costituisce un obbligo stabilito dal diritto internazionale", evidenzia Johansson, precisando che il sollecito vale "anche quando a svolgere le attività Sar sono imbarcazioni private".

Nell'interrogazione a firma Socialisti e democratici (S&D), Liberali (Renew), Verdi e Sinistra radicale, gli eurodeputati contestano le disposizioni italiane che impongono "alle navi civili di soccorso di dirigersi immediatamente verso un porto assegnato, spesso un porto lontano, dopo ogni salvataggio, fatto che ritarda le operazioni di ricerca e soccorso", portando a loro suffragio anche alcune stime sui salvataggi offerte da Medici senza frontiere.

"Nei limiti delle sue competenze e del suo mandato - è la replica di Johansson -, la Commissione mantiene contatti stretti e regolari con le autorità italiane e continua a seguire da vicino l'efficace attuazione del decreto-legge" in questione. Oltre al rispetto dell'obbligo internazionale di salvataggio in mare, la commissaria Ue ricorda anche che "in linea con l'acquis dell'Ue, spetta agli Stati membri garantire che qualunque persona presente nelle loro acque territoriali abbia un accesso effettivo alla procedura di asilo e che le domande siano esaminate conformemente" alle norme comunitarie.

Tra i firmatari dell'interrogazione figurano anche gli italiani Brando Benifei, Pietro Bartolo, Alessandra Moretti, Daniela Rondinelli, Massimiliano Smeriglio, Pina Picierno, Patrizia Toia e Beatrice Covassi del Pd, Piernicola Pedicini e Rosa D'Amato dei Verdi, e Laura Ferrara appartenente ai Non iscritti.

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