BRUXELLES - Si consolida il dato sull'affluenza alle elezioni europee verso il valore del 51,01% complessivo e in lieve aumento dal 50,66% del 2019. In Italia secondo le proiezioni di questo pomeriggio risulta poco sotto al 48,3% (da 54,5%). Percentuali più alte in alcuni dei Paesi dove il voto è obbligatorio come il Belgio, dove l'affluenza è del 89,82% (88,47% nel 2019), o il Lussemburgo che registra l'82,29% (dall'84,24%). Voto obbligatorio anche in Bulgaria, dove invece il dato resta ben al di sotto della media europea (33,79%, dal 32,64% delle scorse elezioni). O in Grecia dove comunque segna il passo, pur con il diritto di voto a partire dai 17 anni (41,39% dal 58,69% del 2019). Mobilitazione in Ungheria dove l'affluenza vola al 59,26%, quasi sedici punti in più rispetto al 43,36% del 2019. E' invece ai minimi europei la Croazia, ultimo Paese ad essere entrato nell'Ue (nel 2013): va a votare qui poco più di un elettore su cinque, con un'affluenza che si ferma al 21,34% (dal 29,85% registrato nel 2019). Cresce con decisione anche l'affluenza in Portogallo (dal 30,75% al 36,54%) ma resta oltre 14 punti lontana dal dato medio europeo. Mentre si riducono i votanti in Polonia (al 40,65% dal 45,68%) e soprattutto in Spagna, al 49,21% (60,73%). Il voto a 16 anni in Austria, Belgio, Malta e Germania sembra riempire maggiormente le urne: con l'Austria al 59,80% (da 56,30%), Malta al 73% (da 72,70%) e Germania al 64,78% (61,38%). Resta lontana dalla media europea l'Estonia, dove il voto è online ma l'affluenza si ferma al 37,7% (37,60%). Tra gli altri Stati europei valori particolarmente alti in Danimarca 58,25% (66,08%), sui valori medi in Irlanda 49,84% (49,70%) e Francia 51,50% (50,12%). I Paesi Bassi registrano il 46,20% (41,93%), Svezia il 50,70% (55,27%), Finlandia il 40,40% (40,80%), Repubblica Ceca il 36,45% (28,72%). Balza di quattordici punti l'affluenza a Cipro 58,86% (44,99%), meno di un terzo si presenta a votare in Lituania (28,35% dal 53,48%). In Lettonia è del 33,82% (da 33,53%). Votanti in Slovenia al 41,45% (28,89%), Slovacchia al 34,38% (22,74%), e Romania al 52,42% (51,20%).
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