BRUXELLES - "Non c'è spazio per un passo indietro sul Green Deal. Dobbiamo portare avanti il lavoro". Lo ha detto il commissario europeo designato per l'energia e gli alloggi, il danese Dan Jorgensen, in audizione di conferma nelle commissioni per l'energia e l'industria (Itre) e per l'occupazione e gli affari sociali (Empl) del Parlamento europeo.
Commentando la situazione energetica, Dan Jorgensen ha invece affermato: "Se confermato, proporrò misure per abbassare i costi dell'energia per le industrie per rafforzarne la competitività e abbassare al contempo i costi delle bollette energetiche per le famiglie".
"Le misure - ha precisato - arriveranno nel "quadro di una strategia per decarbonizzare la nostra economia e renderla 100% indipendente dalle importazioni russe". Il politico danese ha ricordato che prima dell'inizio della guerra di Russia in Ucraina l'Unione europea importava il 45% "del nostro gas dalla Russia". Una quota ora scesa al 18% che ancora "non è abbastanza. Dobbiamo essere liberi al 100% dal combustibile fossile russo", ha detto. Portare giù i prezzi del gas e dell'elettricità "sarà prioritario nel mio mandato se sarò confermato", ha assicurato Jorgensen.
A riguardo del nucleare, invece, il commissario designato ha chiarito: "Sostengo il principio di neutralità tecnologica quando si parla di decarbonizzazione ma questo non cambia il fatto che non credo che l'Unione europea debba finanziare la costruzione di una nuova centrale". Dan Jorgensen ha poi ricordato che "Bruxelles già finanzia attività legate all'energia dell'atomo in termini di ricerca e competenze". Dal momento che l'atomo è e resterà parte del mix energetico in molti Paesi Ue "deve continuare a essere pienamente integrato". Dunque il futuro commissario, se confermato, si impegna a promuovere un piano di investimenti per l'energia pulita aperto anche al nucleare, e a lavorare a un "rapporto rosa" che valuti le esigenze di investimento nel comparto.
"Dal candidato commissario Jorgensen risposte vaghe e insufficienti: è evidente che su energia e green deal le sue posizioni siano molto distanti dalle nostre". Così Paolo Borchia, capo delegazione della Lega al Parlamento europeo, coordinatore dei Patriots for Europe in commissione Itre, a margine delle audizioni del candidato commissario Dan Jorgensen.
"Individua i problemi, ma purtroppo non le soluzioni: ritiene il Green deal una 'chiamata della storia' quando è evidente a tutti che sia un progetto già al capolinea. Sconfortante e troppo evasivo sul nucleare: se eletto, rischia di essere un commissario che rema contro una risorsa indispensabile. Parla di ridurre i prezzi dell'energia, ma le ricette cui fa riferimento sono le stesse che ne hanno causato gli aumenti incontrollati - ha aggiunto Borchia - Si dice preoccupato dagli aumenti dei prezzi per la casa, ma non riconosce che alla base di questi ci sono politiche dell'Unione europea come la sciagurata direttiva case green che ha creato una bolla sui prezzi di manodopera e materiali. Infine, parla della necessità di essere inclusivi, ma il suo gruppo promuove i cordoni sanitari. Se questo è l'inizio, esprimiamo seria preoccupazione".
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