SARAJEVO - Gli Stati Uniti hanno espresso pieno appoggio alla decisione dell'Alto rappresentante internazionale in Bosnia-Erzegovina Christian Schmidt di imporre ieri di sua iniziativa, ricorrendo ai suoi poteri speciali, modifiche ed emendamenti alla legge elettorale bosniaca per garantire la trasparenza e l'integrità del processo elettorale nel Paese balcanico.
"Ci dispiace che tutti i partiti politici non si siano impegnati al meglio per l'integrità del processo elettorale. E il loro insuccesso è il motivo per cui l'Alto rappresentante ha deciso di intervenire", ha reso noto l'ambasciata americana a Sarajevo in una dichiarazione diffusa dai media. "È di vitale importanza assicurare che le elezioni siano libere e regolari e che i cittadini della Bosnia-Erzegovina sappiano che le loro schede saranno conteggiate in modo regolare e corretto", ha aggiunto l'ambasciata Usa.
Diversa e di tono critico è stata la reazione dell'Unione europea alle modifiche imposte ieri da Schmidt, che sono di natura tecnica e procedurale. Per Bruxelles, le riforme devono provenire dalle istituzioni locali, e l'Alto rappresentante dovrebbe ricorrere ai suoi poteri speciali solo come misura estrema. Una estesa supervisione internazionale, ritiene la Ue, è incompatibile con il cammino e il futuro europeo della Bosnia-Erzegovina.