BRUXELLES - A cent'anni dalla sua morte, proprio nella capitale europea, Bruxelles ha celebrato il compositore toscano Giacomo Puccini con un evento a lui dedicato organizzato dall'eurodeputata leghista Susanna Ceccardi in collaborazione con il conservatorio di Musica Luigi Boccherini di Lucca e l'Ambasciata d'Italia in Belgio rappresentata dall'ambasciatore Federica Favi.
"Sono davvero lieta e orgogliosa di aver potuto organizzare questo evento in suo onore, per celebrarne il Genio", ha commentato Ceccardi. "Puccini è stato sia un uomo fortemente legato alla sua terra, Lucca e la Lucchesia, sia un grande musicista europeo, nel vero senso del termine: un uomo di teatro sensibilissimo, un drammaturgo attento a cogliere gli umori e le novità che agitavano l'Europa musicale".
Terra natia di Puccini, la città di Lucca è stata la seconda protagonista del convegno, che ha visto la partecipazione di molte personalità della politica toscana e lucchese in particolare, tra questi il consigliere regionale Massimiliano Baldini, la presidente dell'Associazione Lucchesi nel Mondo Ilaria Del Bianco e il Sindaco di Lucca Mario Pardini che ha ricordato come l' anniversario che si celebra quest'anno non sia un punto di arrivo, "ma una vera partenza per i festeggiamenti che poi arriveranno nel 2025 e nel 2026, anno in cui celebreremo il centenario della prima esecuzione di Turandot".
Ospite di eccezione il Maestro Beatrice Venezi, anche lei lucchese d'origine, che ha definito Puccini "il compositore europeo per eccellenza, collante di diverse espressioni musicali e rivoluzionario nel suo modo di vedere l'opera". La serata è stata animata da un concerto dei musicisti del conservatorio Boccherini durante il quale si sono esibiti il direttore Massimo Morelli, la soprano Francesca Maionchi e il tenore Adriano Gulino. Un omaggio quello che si è festeggiato a Bruxelles non solamente del compositore, ma dell'opera lirica italiana tutta, "un Made in Italy immateriale e sublime al tempo stesso, che non ha limiti nello spazio e nel tempo", ha commentato nel suo discorso introduttivo l'ambasciatore Favi.