BERLINO - "Francia e Germania dovrebbero prendere l'iniziativa: è ovvio che la guerra non può finire con la sconfitta totale di una parte o dell'altra". Lo afferma L'ex cancelliere Gerhard Schröder in un'intervista all'agenzia Dpa definendo "spazzatura" le illazioni su un attacco nucleare russo o un'invasione di un Paese della Nato sul fianco orientale. Proprio per bloccare sul nascere un'escalation verso tali scenari, è necessario riflettere seriamente su una soluzione del conflitto oltre che sul sostegno all'Ucraina, ha sottolineato Schroeder come sintetizza la Dpa.
L'amicizia personale con il presidente russo Vladimir Putin, ha detto l'ex capo del governo "potrebbe contribuire a porre fine alla guerra in Ucraina". "Abbiamo lavorato insieme in modo sensato per molti anni, forse questo può ancora aiutare a trovare una soluzione negoziata, non vedo altro modo", ha detto Schroeder.
L'ottantenne socialdemocratico (Spd) è amico di Putin fin dai tempi in cui era cancelliere, dal 1998 al 2005, e continua a lavorare per le società a maggioranza russa del gasdotto Nord Stream che attraversa il Mar Baltico. Pur avendo definito l'attacco russo all'Ucraina come un "errore fatale", Schroeder non ha mollato riconosciuto le responsabilità di Putin subendo una fallita procedura di espulsione dal partito. "Penso che sarebbe del tutto sbagliato dimenticare tutte le cose positive che sono accadute tra noi in politica in passato, non è il mio stile e non lo faccio", ha detto ancora alludendo implicitamente alla sua fallita missione di mediazione nel marzo 2022, poco dopo l'attacco russo all'Ucraina. Come ebbe a rivelare lui stesso, incontrò per la prima volta l'allora parlamentare ucraino e attuale ministro della Difesa Rustem Umerov a Istanbul e si recò a Mosca per un colloquio con Putin.