BRUXELLES - "Se guardiamo a Roma, non vedo Giorgia Meloni come un catalizzatore per gli estremi putinofili, la vedo come uno sbarramento all'estrema destra e agli amici di Putin". Lo ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Margaritis Schinas, nel corso di un'intervista a Euronews, parlando dell'avanzata dell'ultradestra nei sondaggi in vista delle Europee.
"Non penso che dobbiamo giungere alla conclusione che il voto sarà un trionfo degli estremi o dell'estrema destra che paralizzerebbe tutto", ha sottolineato Schinas, definendosi "non particolarmente preoccupato" e ricordando che nei Paesi Bassi "il 76% degli olandesi non ha votato per Geert Wilders" e che "in Polonia non è stata la destra populista a vincere, bensì Donald Tusk e i suoi alleati moderati".
Interpellato sulla possibile apertura dei Popolari europei ad alleanze con i partiti di estrema destra, Schinas ha messo in luce che la sua "visione personale" contempla "il Ppe al centro di un'ampia coalizione di forze moderate ed europeiste". "Su certi temi si può lavorare" con partiti di destra, ha precisato, "come abbiamo fatto per il patto sull'immigrazione: gran parte dell'Ecr, Giorgia Meloni e gli eurodeputati italiani di Fratelli d'Italia hanno sostenuto a stragrande maggioranza il nostro patto, insieme ai liberali, al centrodestra e i socialisti, ecco come vedo il centro di gravità del nuovo Parlamento Ue".