BRUXELLES - "Serve une una struttura di supporto di lungo termine e programmabile per l'Ucraina" ma "non scendo nei dettagli del fondo" da 100 miliardi per Kiev. Su questo tema "ne stiamo parlando con l'Ucraina, non è per la loro sicurezza ma per la nostra". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg sottolineando che sul fondo "non è stata presa alcuna decisione finale".
"Oggi abbiamo affrontato la preparazione del summit di luglio, partendo dall'Ucraina, questo è un momento decisivo, gli ucraini non sono a corto di coraggio, stanno terminando le munizioni", ha sottolineato durante la conferenza stampa al termine dei lavori della riunione dei ministri degli Esteri. "Dobbiamo aumentare subito il nostro supporto e far sì che sia durevole, tutti gli Alleati hanno concordato sulla necessità di sostenere l'Ucraina in questo momento decisivo, c'è una unità di intenti", ha aggiunto.
I ministri, ha spiegato ai giornalisti, "hanno concordato sull'andare avanti con la pianificazione di un ruolo maggiore della Nato nel coordinare l'assistenza e la formazione in materia di sicurezza: i dettagli prenderanno forma nelle prossime settimane", ha aggiunto Stoltenberg.
"La realtà è che se si vuole che questa guerra finisca, prima riusciamo a convincere Mosca che non vincerà sul campo di battaglia e prima potremo raggiungere un accordo di pace in cui la Russia si renda conto che non può vincere la guerra, ma deve sedersi e negoziare un accordo in cui l'Ucraina prevalga come nazione sovrana e indipendente: un ruolo più forte della Nato nel coordinare e fornire supporto a Kiev è un modo per porre fine a questa guerra in modo che l'Ucraina prevalga", ha detto ancora Stoltenberg.
"Il 99% del sostegno all'Ucraina proviene dagli alleati della Nato e, naturalmente, accolgo con favore le capacità della 'coalizione Ramstein' e molte altre iniziative multinazionali e bilaterali, ma è necessario fornire un quadro istituzionale più solido per garantire la prevedibilità e l'impegno a lungo termine", ha affermato. La ratio di un quadro istituzionalizzato per il sostegno "è quella di garantire una maggiore prevedibilità e fiducia nel fatto che il momento arriverà ogni mese e ogni anno per un lungo periodo", ha sottolineato.
Interrogato sugli ultimi fatti a Gaza Stoltenberg ha detto di contannare l'attacco agli operatori umanitari della World Central Kitchen e di accogliere "il fatto che Israele ha detto che indagherà sull'accaduto". Allo stesso tempo, ha proseguito, "accogliamo gli sforzi della Gran Bretagna, degli Usa e di tanti Alleati per facilitare una sorta di cessate il fuoco e una soluzione politica al conflitto".