BRUXELLES - Del fondo Nato da 100 miliardi per l'Ucraina "ne parleremo oggi al Consiglio Atlantico, ma è ovvio che siamo tutti favorevoli all'indipendenza dell'Ucraina e a difendere il diritto internazionale: noi continueremo a farlo, ricordando che non invieremo un soldato a combattere perché non siamo in guerra con la Russia". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo al Forum organizzato dall'ANSA in collaborazione con l'Eurocamera, "L'Europa che verrà". "Per una difesa comune dell'Ue serve tempo ma bisogna andare in quella direzione", ha aggiunto il vice premier allargando il discorso.
"La soluzione mi sembra sia emettere eurobond, così come è accaduto per il Recovery Fund: l'Italia è a favore di questa iniziativa, vedremo se riusciremo a convincere gli altri", ha poi detto allargando il discorso alla costruzione di una difesa comune europea.
Nel suo intervento l'ex presidente del Parlamento europeo ha insistito sulla necessità di "un parlamento che conti sempre di più, con parlamentari che siano in grado anche di fare delle proposte legislative". "Io mi sono battuto perché l'Eurocamera abbia lo stesso potere che hanno gli altri Parlamenti del mondo, ovvero il potere di iniziativa legislativa", ha aggiunto parlando agli eurodeputati e ai diplomatici e funzionari delle istituzioni europee presenti in aula. "Noi dobbiamo lavorare tutti quanti affinché ci sia una partecipazione maggiore di quelle delle scorse elezioni", ha aggiunto Tajani sottolineando il rischio che Bruxelles sia percepita solo come "una macchina burocratica". "Avere tutta l'iniziativa legislativa nelle mani di persone non elette dal popolo rappresenta una falla nelle istituzioni Ue", ha ancora sottolineato Tajani.
Tajani ha anche sottolineato il ruolo "fondamentale del ruolo della stampa". "Servono sempre e comunque degli intermediari che verificano se una notizia è falsa o vera, purtroppo ci sono sempre più fake news, pensiamo a quelle girate sui social sull'attentato di Mosca, sono in tanti che cercano di condizionare l'opinione pubblica, e ci saranno tentativi anche per le Europee", ha affermato.
Il vice premier si è detto "favorevole all'uso dell'intelligenza artificiale", confidando in quanto fatto dal Parlamento "nel dare delle regole". "La libertà di scegliere è fondamentale in democrazia, ma se la mia scelta è condizionata" da notizie false "è ovvio che a essere condizionata è la mia libertà". Un pericolo rispetto al quale il parlamento "ha dimostrato più volte di essere un presidio della libertà in Europa" ha spiegato: "alle Europee il nostro voto non deve essere condizionato da notizie false".