La Vicepresidente del Parlamento
Europeo, Pina Picierno, ha presentato un'interrogazione alla
Commissione Europea sulla vicenda di Ilaria Salis, cittadina
italiana che si trovava a Budapest a una manifestazione
organizzata contro un raduno neonazista. A causa delle tensioni,
ci sono stati scontri e pestaggi, che sono terminati con alcuni
feriti. Ilaria è stata quindi fermata dalla polizia ungherese
che l'accusa di lesioni gravi, nonostante le due persone
aggredite che l'hanno denunciata riportino solo ferite lievi.
Per la magistratura ungherese le vittime avrebbero subito "atti
potenzialmente idonei a provocarne la morte". Ilaria Salis
rischia una pena di 16 anni. Sulla base di questi elementi,
Picierno domanda alla Commissione se è conoscenza di questo caso
e se intende adottare misure per porre fine a questa palese
violazione dei diritti umani. E' quanto si legge in una nota.
"La situazione delle carceri ungheresi è stata in passato
documentata e criticata dalla Cedu e dal Comitato europeo per la
prevenzione della tortura. A quasi un anno dai fatti ancora non
si è instaurata una collaborazione tra la magistratura italiana
e quella ungherese per evidenti motivi di sfiducia, basati sul
fatto che quest'ultima starebbe agendo influenzata da motivi
politici. La violazione dello stato di diritto e dei diritti
fondamentali da parte del governo di Orban è stata più volte
documentata dal Parlamento Europeo e ha portato anche al
congelamento dei fondi del Recovery. Si tratta di un autentico
vulnus democratico nell'Unione Europea", conclude Picierno.
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