"Finalmente un atto di buon
senso da parte della Commissione, che dopo l'alzata di scudi
delle scorse settimane da parte del nostro settore produttivo,
ha finalmente chiarito come la dicitura 'ingredienti' sulle
future etichette non debba essere tradotta, e che né gli Stati
membri, né i distributori potranno chiedere di aggiungere la
dicitura 'informazioni nutrizionali' al codice QR apposto sul
retro delle bottiglie". Lo ha detto Paolo De Castro, membro
della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, commenta
la risposta del Commissario all'agricoltura, il polacco Janusz
Wojciechowski, alle richieste della commissione Agricoltura del
Pe.
"Non potevamo accettare che tonnellate di etichette stampate
andassero al macero senza alcuna responsabilità da parte dei
viticoltori. La posizione del Parlamento è sempre stata chiara e
nelle ultime settimane abbiamo lavorato fianco a fianco con il
settore per trovare delle soluzioni concrete ai bizantinismi
della Commissione", piega l'eurodeputato Pd.
"Il dialogo con il Commissario Wojciechowski ha finalmente
portato a un risultato auspicato da tutti i viticoltori europei.
Ci auguriamo che per il futuro questo confronto possa essere
svolto prima delle decisioni da parte della Commissione, senza
dover correre ai ripari a causa di scelte a volte
incomprensibili e che vanno contro la volontà dei co-legislatori
europei: Parlamento e Consiglio", conclude De Castro.
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