Rosetti discusso ma l'Uefa non lo boccia.
Blindata commissione arbitri, errori pero' non appaiono gravi
(ANSA) - BERNA, 8 GIU - L'arbitraggio di Roberto Rosetti e'
stato discusso, ma l'Uefa non lo boccia: questo trapela oggi
dal governo del calcio europeo all'indomani della direzione
di gara dell'arbitro italiano nella partita inaugurale di
Euro 2008, Svizzera-Repubblica Ceca.
''L'Uefa non rilascia dichiarazioni ufficiali sugli
arbitri dopo una partita'': questo ritornello rimbalza oggi
dai funzionari del governo europeo del calcio adibiti alla
stampa a coloro che, nella Commissione arbitri, dovrebbero
fare da interfaccia con l'esterno. Su Roberto Rosetti e sul
suo discusso arbitraggio nella partita di esordio di ieri -
Svizzera-Repubblica Ceca - l'Uefa si trincera dietro il no
comment di prammatica. In confidenza, pero', trapelano
commenti piu' sfumati, in particolare sul fallo di mano ''in
volo'' di Ujfalusi. Il secondo, invece, viene giudicato
unanimemente inesistente.
''Ognuno puo' farsi la propria opinione sulla
volontarieta' o meno del fallo di mano - questo il pensiero
che filtra dalle bocche cucite della Commissione arbitri -
ma ufficialmente l'Uefa non ha una posizione''.
Alcuni giornali svizzeri hanno parlato di ''scandalo'',
altri sono apparsi molto piu' moderati, ma comunque hanno
scritto di una direzione di gara che avrebbe danneggiato i
padroni di casa. 'La Tribune de Geneve' parla di esordio
fallito degli elvetici e del grave infortunio del
centravanti Frei che va ad aggravare la gia' pesante
situazione dei rossocrociati. La contestazione a Rosetti,
per i due presunti rigori, e' partita ieri sera dalle
dichiarazioni post-partita di Jacob Kuhn, il ct svizzero che
dopo il cocente 0-1 in casa se l'e' presa con il direttore
di gara, ma oggi tv e giornali non sono unanimi
nell'indicare in Rosetti l'unico responsabile.
La stessa sensazione di incertezza sussiste anche negli
ambienti Uefa. Un alto dirigente, in modo non ufficiale, ha
confidato di aver seguito il match insieme a dei colleghi e
a un arbitro e che le opinioni erano quasi unanimi al primo
replay: ''e' rigore''. Rivedendolo alcune volte dopo la fine
della partita, l'episodio del salto di Ujfalusi con la mano
alzata non e' sembrato cosi' univoco, anzi: ''in parecchi
hanno notato - dice il dirigente - che l'attaccante svizzero
si appoggia sulla spalla del difensore, che va giu' e alza
il braccio. Quindi c'e' un fallo dell'attaccante''. Sul
secondo caso, nemmeno si discute: ''e' chiarissimo che il
fallo non c'e''', e' la sensazione prevalente nei corridoi
dell'Uefa.