Romania, lite Mutu- Ct, Chivu promette 'inferno'.
Niente politica ma romeni sognano di mandare a casa gli azzurri
(ANSA) - SAN GALLO (SVIZZERA), 11 GIU - ''Sono loro che
devono venire avanti. Vengano, noi gli faremo trovare
l'inferno'': calcisticamente parlando, si intende, ma
Cristian Chivu sembra proprio sognare di rispedire a casa
gli italiani nel decisivo scontro di venerdi'. I romeni, che
ieri hanno detto in coro che la questione dei loro
connazionali in Italia e' politica ma che loro giocano a
calcio e non c'entra niente, sono ottimisti anche se non
tutto va per il verso giusto: Adrian Mutu ha litigato con il
ct Victor Piturca che l'ha sostituito contro la Francia e
l'ha accusato di essere un catenacciaro.
Allenamento blindato e sotto la pioggia oggi nello stadio
del San Gallo, dove sorge il quartier generale dei romeni.
Pochi i tifosi attorno all'impianto, si vedono soprattutto
ragazzini con la maglia di Adrian Mutu, l'attaccante
sostituito contro la Francia e ora furioso con il ct. Ai
media romeni, gli unici con i quali si e' intrattenuto ieri,
Mutu ha detto che ''sarebbe un errore enorme ritenere
l'Italia un avversario accessibile'', sono sempre i campioni
del mondo ed ha insistito sulla possibilita' di ''fare gol''
a una ''difesa azzurra vulnerabile''. L'attaccante della
Fiorentina, al quale non e' arrivato un pallone lunedi'
pomeriggio contro la Francia, ha chiesto ''un gioco piu'
offensivo'' per fare ''una prestazione migliore rispetto
allo 0-0 contro i francesi''. E' dovuta intervenire la
Federcalcio romena per invitare Piturca e Mutu a
soprassedere e mettere per il momento da parte le polemiche
soprattutto perche', commentando la sua sostituzione, Mutu
aveva detto che ''il signor Piturca prende a volte decisioni
che non ci piacciono''.
Ai giornalisti italiani, ieri, Chivu aveva descritto
tutta la sua ''soddisfazione'' nel poter fare lo sgambetto a
squadre come l'Italia e la Francia che pensavano di vincere
il girone C. Ad alcuni rappresentanti della stampa estera ha
detto invece che ''gli azzurri devono attaccare, ma da noi
li' dietro troveranno l'inferno. Gli renderemo la vita molto
difficile''. Ha aggiunto che gli italiani sono sempre
campioni del mondo e che ''una giornata storta puo' capitare
a tutti'' e che Piturca conosce molto bene gli azzurri..
Tanto che - sostiene l'interista - il ct non ha chiesto a
lui, che i giocatori italiani li conosce ormai come le sue
tasche, alcuna informazione: ''proveremo a creare piu'
opportunita' - ha dichiarato il difensore dell'Inter - ma
abbiamo un piano di gioco e la priorita' e' non perdere.
Dobbiamo stare attenti''.
Dal ritiro romeno e' filtrata oggi soltanto la buona
notizia che Marica, portato ieri in ospedale per un trauma
cranico dopo uno scontro in allenamento con Niculae, sara'
disponibile venerdi' contro gli azzurri. L'impressione e'
pero' che Piturca difficilmente cambiera' un assetto tattico
praticamente perfetto per bloccare i francesi e con il quale
vuole annichilire anche le velleita' di Luca Toni e
compagni: quattro difensori che di fatto diventano cinque
quando Chivu prende in consegna l'uomo destinato a creare
gioco in attacco, e lo ha fatto per tutta la partita con
Franck Ribery. Centrocampo attento a non scoprirsi e Mutu
molto largo a creare spazi per il piccolo e sgusciante
Nicolita.
Entusiasmo, un pizzico di nervosismo e parecchia
pretattica, quella che ha spinto i romeni a togliere qualche
ora prima della partita con la Francia la formazione che
sarebbe scesa in campo dal sito della nazionale, nel timore
che gli uomini di Domenech potessero avvantaggiarsene. Chi
conosce Piturca sa che sta preparando qualche sorpresa e
che, da attaccante prolifico ai tempi del ''suo'' Steaua
Bucarest campione d'Europa, ha digerito male le accuse di
difensivismo che gli ha dedicato Mutu. Ma contro l'Italia,
questo il motto ufficiale in casa Romania, va bene il
pareggio.