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Croazia fa sul serio, Germania finisce ko.

20:5612-06-2008

Bilic azzecca tutte le mosse, ora per tedeschi rischio C. Ronaldo

Croazia fa sul serio,  Germania finisce ko.

(ANSA) - KLAGENFURT (AUSTRIA), 12 GIU - La Croazia fa sul serio, batte di misura la Germania facendole rivivere l'incubo mondiale di dieci anni fa (ma a Lione fini' 3-0), e dimostra che il suo tecnico Bilic parla sul serio quando dice che questa squadra e' venuta in Austria per vincere gli Europei.

Il ct con l'orecchino al lobo sinistro ed una laurea in legge lo ripete dal dicembre scorso, dal giorno del sorteggio dei gironi a Lucerna: chi e' stato capace di battere a Wembley l'Inghilterra, impedendole la partecipazione alla fase finale e aprendo la strada all'arrivo a Londra di Fabio Capello, puo' benissimo continuare a compiere imprese fino al trionfo finale di Vienna, spinto da un patriottismo e da una passione fanatica dei tifosi che non hanno uguali. Oggi Klagenfurt e' stata invasa da gente in maglia a scacchi bianchi e rossi e la festa continuera' tutta la notte.

La Croazia ha irretito in una ragnatela di passaggi e sapienza di palleggio una Germania scesa in campo sicura di ripetere il successo contro la Polonia. Non aveva calcolato che la qualita' complessiva degli avversari di oggi era infinitamente superiore a quella degli uomini di Beenhakker. Cosi' i tedeschi, simbolo dei quali e' stata oggi l'impacciata coppia di difensori centrali Mertesacker-Metzelder, sono finiti al tappeto ed ora rischiano di piazzarsi secondi nel girone e ritrovarsi in una quarto di finale difficile, contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo.

Bilic ha schierato una Croazia molto compatta, votata al pressing, al possesso palla e alle ripartenze veloci, con un contropiedista come Olic unica punta in avanti. In mezzo Modric ha dettato i tempi ed e' stato il migliore in campo, Kranjcar ha spinto ma si e' dedicato (e bene) anche alla marcatura di Ballack, Srna e Pranjic hanno imperversato sulle fasce spingendo con proprieta' di mezzi tecnici. La difesa, facilitata da un Gomez ancora ombra di se stesso e un Klose privo di rifornimenti, e' stata diretta impeccabilmente da Simunic, andato a fine partita a firmare autografi e fare foto in mezzo ai tifosi. Tra i pali Pletikosa e' stato pronto e reattivo su ogni pallone, capitolando soltanto su un tiro al volo del solito Podolski, dopo una 'spizzata' di Ballack ed un rimpallo.

La Croazia era passata in vantaggio con uno dei suoi uomini migliori, quello Srna sogno irraggiungibile (questione di soldi e status extracomunitario) della Lazio che ha deviato in spaccata un bel cross dalla sinistra di Pranjic. La Germania ha provata a replicare con un colpo di testa di Gomez, finito di poco alto, poi e' stata la Croazia a sfiorare il raddoppio con Kranjcar, figlio del tecnico che guidava i biancorossi all'ultimo Mondiale. Al 32' Pletikosa parava splendidamente una punizione insidiosa di Ballack, poi era Metzelder a mettere di poco alto su cross di Frings. La replica della Croazia con Kranjcar (tiro deviato da Lehmann) era il prologo al gol del 2-0 che Olic segnava riprendendo un tiro-cross dalla sinistra di Rakitic finito sul palo.

Nella ripresa Loew le provava tutte, prima con Odonkor al posto di Jansen, e Lahm riportato a sinistra, poi sostituendo lo spento Gomez con Schweinsteiger (uno dei pochi a salvarsi, prima di farsi espellere) per spostare Podolski in avanti. Da tutto cio' scaturiva solo la rete di 'Poldi', preceduta sei minuti prima da un tiro di Schweinsteiger che attraversava tutto lo specchio della porta. Nel recupero Modric, dopo una bella combinazione con Petric, mancava d'un soffio la terza rete croata, poi c'era spazio solo per le feste sotto la curva dell'inferno biancorosso e dei cori inneggianti alla patria.

La Croazia ci crede sempre piu', e' qui per vincere gli Europei, e non vuole nascondersi: la Germania l'ha imparato a proprie spese e ora per essere sicura di passare dovra' conquistare Vienna il 16 contro l'Austria.

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