Brividi e rimpianti, ma l'Italia spera ancora
1- 1 con Romania: annullato gol regolare Toni, Buffon para rigore
(dell'inviato Piercarlo Presutti) (ANSA) - ZURIGO, 13 GIU
- Un pomeriggio di brividi e rimpianti, ma alla fine
l'Italia spera ancora. L' l-1 conclusivo di una gara piena
di emozioni contro la Romania (botta e risposta
Mutu-Panucci) la tiene ancora in gioco: dopo avere sperato
nel riscatto immediato e temuto il disastro definitivo, gli
azzurri puntano tutto sulla partita di martedi', ancora qui
a Zurigo, con l'avversario di sempre, la Francia.
Avrebbe potuto essere molto piu' comoda, la terza delle
gare in questo europeo: se l'arbitro norvegese Henning
Ovrebo oggi non avesse annullato per un fuorigioco
inesistente un gol di Toni in chiusura di primo tempo. Ma
avrebbe anche potuto essere la partita piu' inutile e
triste, un mesto addio all'Europa da parte dei campioni del
mondo, se Buffon non avesse parato a pochi minuti dalla fine
a Mutu un rigore concesso per fallo di Panucci su Niculae. E
cosi' Donadoni, ct sempre piu' in bilico, per il momento si
deve accontentare del male minore e di un'Italia nettamente
cresciuta rispetto alla gara con l'Olanda. Frutto
dell'abiura tattica del ct (oggi in campo gli azzurri erano
schierati in un 4-2-3-1 simile a quello lippiano del
mondiale di Germania) e soprattutto di scelte diverse.
La rivoluzione annunciata di fatto da Donadoni e
puntualmente realizzata, cinque uomini nuovi rispetto all'
11 iniziale di Berna, ha infatti dato i suoi frutti. Sulla
sinistra Grosso ha imperversato, al fianco di Panucci in
difesa Chiellini e' stato puntuale e positivo, a centrocampo
De Rossi ha giganteggiato. Meno brillanti, Del Piero e
soprattutto Perrotta, gli altri innesti. Ma in generale la
squadra e' apparsa viva, in particolare in un secondo tempo
in cui, dopo che Panucci aveva immediatamente riequilibrato
il risultato a seguire il vantaggio di Mutu, Cassano ha
regalato prodezze ed assist facendo capire di essere pronto
per l'assalto finale ai francesi.
Gia' in avvio si era capito dalla fiammata azzurra che era
un'altra Italia: l'assetto prudente dei romeni (4-1-4-1, a
dirlo con i numeri, un catenaccio mascherato forse la
definizione migliore) spingeva De Rossi e Pirlo alla
pressione in avanti, sulle fasce le percussioni di Grosso
(soprattutto) e Zambrotta si facevano sentire. E cosi' per
un quarto d'ora era Italia da applausi con tanto gioco ed
all'occhiello una grande opportunita' al 9': cross
ravvicinato di Perrotta dalla destra, colpo di testa di Del
Piero fuori di poco. La Romania, per attitudine ed in forza
del pareggio nella gara iniziale con la Francia, si limitava
al contropiede: che partiva la prima volta al 16', con Mutu
lanciato in profondita' e Buffon bravo a respingere sul suo
gran tiro. Anche su calcio piazzato i romeni pungevano: una
punizione di Tamas al 18' costringeva Buffon alla parata in
tuffo, una botta di Chivu al 20' deviata da Panucci
impattava sul palo prima che Zambrotta sbrogliasse.
Ma l'Italia riprendeva a lavorare tutto sommato bene il
suo gioco all'uncinetto, prima di affondare sulle corsie
laterali: al 39' partiva Zambrotta sulla destra, su sponda
di testa di Toni la difesa romena liberava con affanno in
angolo. Soluzione che la formazione di Piturca era costretta
a replicare altre due volte, perche' in area davanti a
Lobont piovevano palloni pericolosi: sul piu' nitido, un
colpo di testa di Toni, era davvero bravo il portiere a
deviare. Ma gli azzurri chiudevano il primo tempo
recriminando soprattutto per l'ennesimo errore arbitrale: un
gol annullato a Toni per fuorigioco inesistente: Pirlo su
angolo toccava indietro a Zambrotta, bravo a mettere al
centro: in mezzo all'area tre azzurri erano tenuti in gioco
da Contra, in ritardo nell'uscire, e Toni insaccava di
testa. Inutilmente, perche' per Henning Ovrebo era
fuorigioco.
Nella ripresa partiva all'assalto l'Italia, mentre a
bordo campo cominciava a scaldarsi Cassano: al 2' Pirlo
insisteva in dribbling e crossava, Toni non approfittava
dell'uscita a vuoto del portiere. I romeni alleggerivano
all' 8' con un destro di Pirlo parato a terra da Buffon, e
colpivano negli spazi in maniera beffarda al 10': su
punizione lunghissima dalle retrovie Zambrotta in netto
anticipo su Mutu appoggiava male di testa indietro a Buffon,
il romeno ne approfittava e insaccava sull'uscita disperata
di Buffon. Gelo e terrore sulla panchina azzurra, ma per
fortuna di Donadoni un minuto dopo su angolo di De Rossi,
Chiellini toccava e davanti alla porta sbucava Panucci bravo
a mettere in rete. Entrava Cassano per Perrotta, la gara si
scaldava molto: volavano calci ed insulti e al 14' era
Grosso a salvare su una botta ravvicinata di Petre. Entrava
anche il rom Nicolita e costringeva subito al fallo da
ammonizione Pirlo.
Al 17' Cassano accendeva la luce, superava due avversari
ed appoggiava a Del Piero, sul cui cross arrivava in ritardo
di pochissimo Toni. Al 30' tocco profondo di Cassano, sponda
di Toni e in volo testa di De Rossi in torsione: parata in
tuffo.
Mentre Cassano incantava, usciva Del Piero ed entrava
Quagliarella. Su tacco del samporiano e cross di Zambrotta,
speravano gli azzurri al 31'. Ed al 33', con azione
fotocopia. Ma il colpo di scena sembrava arrivare al 36',
quando su cross dalla sinistra Panucci prendeva per la
spalla Niculae e lo metteva giu': rigore, giusto stavolta,
calciato da Mutu che Buffon parava. Ancora una gran giocata
di Cassano, con giravolta sulla sinistra e palla in mezzo
per Toni, e la partita finita tra gli interrogativi azzurri.
Tra i quali spiccava quello sugli arbitraggi dopo gli errori
dello svedese Froejdfeldt e del norvegese Henning Ovrebo:
finiranno prima i direttori di gara scandinavi o l'europeo
azzurro?(