Donadoni a ultima tappa: mi fido di Van Basten
Sua onesta' e' garanzia, piuttosto pensiamo a battere la Francia
(ANSA) - BADEN (AUSTRIA), 14 GIU - ''Siamo all'ultima tappa,
pensiamo a preparare bene quella e non preoccupiamoci di
quello che puo' succedere in Olanda-Romania: li' siamo
garantiti dalla lealta' di Marco Van Basten''. Dice proprio
cosi', Roberto Donadoni: e chissa' se lo fa perche' detesta
l'immagine dell' ultima spiaggia fino al punto di adirarsi
con chi la prospetta (vigilia Ucraina-Italia, qualificazioni
europee) o se l'uso del termine 'tappa' e' diretto a evocare
la via crucis.
Scelte semantiche a parte, resta il fatto che mentre
tutta Italia parla dell' inciucio ipotetico tra Olanda e
Romania, il ct azzurro saggiamente si preoccupa del 'derby'
con i francesi. ''Certo - chiarisce subito in conferenza
stampa - i discorsi legati a Olanda-Romania non li prendo in
considerazione. Conosco Van Basten meglio di tutti quelli
che sono in questa sala, la sua lealta' e la sua correttezza
sono la miglior garanzia per noi. Ma siamo all'ultima tappa,
pensiamo alla Francia''.
Chiuso qui, la cultura del sospetto non appartiene al ct,
che pure si concede una piccola cattiveria nei confronti
dell' arbitro norvegese Henning Ovrebo. ''Voglio continuare
a seguire la mia linea, non mi va di parlare degli arbitri.
E' evidente a tutti che la sua non e' stata una giornata
brillante: noi il risultato eravamo riusciti a sbloccarlo,
ma non e' servito''. Prova a trovare tutti gli elementi
di speranza dalla prestazione di ieri, Donadoni, senza
nascondersi una realta' assai piu' cruda di quel che si
sarebbe aspettato: ''Ora abbiamo una sola possibilita',
battere la Francia: e ce la vogliamo giocare fino in fondo.
E' l'ultima tappa che ci permette ancora di sperare''.
Gigi Riva, team manager azzurro qui a Euro 2008 come a
Germania 2006, assicura di aver rivisto ieri ''l'Italia del
Mondiale'', e pare piu' una consolazione per non mollare
all' ultima tappa. Ma anche Donadoni ha qualche spunto di
ottimismo in piu' da tirare fuori. ''Non mi sento per nulla
tradito dagli attaccanti, io l'avevo detto che Toni+Del
Piero non erano garanzia di gol a valanga. Ma l'Italia di
ieri e' quella dello spirito giusto'', sottolinea il ct, in
attesa di decidere se e' il caso di cambiare di nuovo la
nazionale, e in quale misura. ''L'altro giorno, qualcuno mi
ha chiesto cosa mi avesse detto Berlusconi, ipotizzando
magari che mi avesse chiesto di far giocare i tre milanisti
a centrocampo. E allora cosa vuol dire, che ieri hanno
giocato i romanisti e mi ha telefonato Rosella Sensi? Alle
volte le cose sono piu' semplici, non bisogna sempre
immaginare qualcosa di nascosto''. Chiarito che la
telefonata con il premier ed ex presidente del Milan era
''solo personale'', e che comunque non ne rivelera' il
contenuto, come se fosse ''una telefonata di mia madre'',
resta da capire cosa ha in testa Donadoni per la sua ultima
tappa. E quanto si aspetta da Olanda-Romania. ''Cassano dal
primo minuto? Ci puo' stare benissimo - dice - Su Di Natale
non ho perso alcuna certezza, non ci sono ne' bocciature ne'
bocciati. Semplicemente, l'ho fatto riposare dopo la prima e
non e' detto che non possa giocare contro la Francia''.
Tutto e il contrario di tutto, perche' davvero l'Italia da
schierare il 17 e' ancora in divenire. ''Ma ora parlate di
Cassano, e prima parlavate di Del Piero: vorrei piu'
equilibrio nei giudizi'', e' la mini-rivincita del ct,
pronto poi a puntualizzare di non aver subito le richieste
dello juventino: ''I suoi discorsi sulla posizione li ho
ascoltati e recepiti, ma non mi hanno condizionato - dice a
proposito della prestazione non brillante del numero 7
azzurro - Il mio metro di giudizio non cambia, se penso che
calciatore non e' in grado di giocare non lo schiero,
semplicemente. I cinque cambi di ieri erano dettati
banalmente dalla necessita' di forze fresche''.
Esattamente quelle che Van Basten chiamera' a impegnarsi
contro la Romania. Donadoni spazza via i dubbi. ''Sarebbe
assurdo e ridicolo pensare a giocatori che vanno in campo
per perdere, svanirebbe la loro stima nell'allenatore. Anche
l'Italia otto anni fa gioco' l'ultima contro la Svezia con
le riserve, era gia' qualificata: e vinse ugualmente. E poi
chi lo dice chi e' riserva e chi titolare? Comunque - la
conclusione del ct - ho parlato con Van Basten, mi ha detto
che anche per lui sono tutti titolari''. Un'altra telefonata
delle ultime ore? No, assicura Donadoni, quella con l'amico
olandese ''c'e' stata sei mesi fa''. (ANSA)