Cannavaro: 'io, la Spagna e Zapatero. . . '
'Si sbaglia: vinciamo noi 1- 0 ed il sorpasso non esiste'
(ANSA) - BADEN (AUSTRIA), 19 GIU - ''Vince la Spagna 3-2'',
''No s'impone l'Italia 1-0: che poi a loro un punteggio
cosi' fa male anche di piu'''. Sul premier spagnolo Zapatero
interviene in tackle Cannavaro. L'hombre del partido,
nonostante un recupero veloce dall'infortunio ai legamenti
della caviglia sinistra, stavolta non potra' essere lui, che
per l'Italia ha alzato una coppa del mondo e in Spagna ha
vinto il Pallone d'oro. Il suo ruolo qui in Austria e' solo
di capitano non giocatore e nell'occasione consigliere del
ct Donadoni. Conosce bene la Spagna, Cannavaro:
calcisticamente e come modello sociale. La conosce e
l'apprezza, ma sul dibattito in voga ''sorpasso si'-sorpasso
no'' lui si dichiara negazionista.
''Ma quale sorpasso? - osserva - io vivo a Madrid e
ammetto che li' si sta bene: pulizia nelle strade,
sicurezza. I problemi pero' li hanno anche loro. Quanto
all'Italia e' il piu' bel paese del mondo, e per me resta
meglio della Spagna''. Si schermisce, Cannavaro. Ieri il ct
ha rivendicato di conoscere il gioco degli spagnoli meglio
di tutti nello staff azzurro, e lui si dice d'accordo. ''Ma
si', e' vero: Donadoni non ha bisogno dei miei consigli, ha
il suo staff, io sono un calciatore e faccio il capitano,
parlo con tutti cercando di dare la carica''.
Poi pero' spiega, motiva, provoca. Ad esempio ha mandato
un messaggio a Casillas, ''ma lui non mi ha risposto. Che
strano...''. E poi: ''Gli spagnoli? Grande qualita'
individuali, molti talenti. Quei due davanti, Torres e
Villa, che si incrociano, si cercano molto. Per fermarli ci
vuole l'autovelox. Uno ama la profondita', uno torna a fare
l'appoggio indietro: questo manda in tilt molti difensori,
in una sola occasione possono farti due gol''. Allora ha
ragione Zapatero. ''Che c'entra, loro questa grande qualita'
la mettono in mostra in certe condizioni. Ma un quarto di
finale dell'europeo e' un'altra cosa. Noi siamo piu'bravi a
fare gruppo al momento giusto, siamo piu' squadra. Questa
dovra' essere la nostra arma vincente. In questi giorni ho
rivisto lo spirito del mondiale: senza grandi solisti il
gruppo si assembla meglio. Ed anche questa storia della loro
facilita' ad andare in rete ha un'altra faccia della
medaglia: Toni lavora molto per i compagni e prima o poi,
stando alla legge dei grandi numeri, si sblocchera' e
comincera' a segnare''.
Da bravo capitano ha parole di comprensione per tutti.
Per Chiellini, che seppure involontariamente gli ha precluso
la ribalta europea (''resta l'amaro in bocca, ma lui non
c'entra: e' irruento? Si', e' vero ma anche io lo ero quando
ho cominciato''). Per Cassano: ''Lo vedo bene, ha capito gli
errori del passato, e' dimagrito, e per un allenatore adesso
e' molto piu' facile farlo giocare''. E piu' in genere per
chi ha esordito male contro l'Olanda: ''E' successo anche a
me, al mondiale del '98 pareggiamo 2-2 con il Cile, due gol
di Salas ed io e Nesta fatti neri dalla critica. Poi pero'
ci siamo ripresi, no? Ho rivisto solo oggi i giornali del
dopo Olanda: sembravamo bamboccioni, tutti brocchi. Ora
siamo di nuovo fenomeni''. Nega che questa sia una nazionale
vecchia ed al tramonto. ''Vero, all'estero si da' molto piu'
spazio ai giovani rispetto a noi: ma in questa squadra non
c'e' una generazione al capolinea. Questo discorso vale
molto di piu' per la Francia: nei nostri occhi c'era piu'
rabbia e piu' voglia, e in campo si e' visto''.
Le domande su Zapatero lo inseguono, lui preferisce
parlare di Villa: ''Io conosco bene Casillas, e' un grande
portiere, ma se dovessi togliere un giocatore alla Spagna
prenderei Villa: e' rapidissimo, e sotto porta fa veramente
male. Noi pero' domenica potremmo segnare subito, e poi
sarebbe buona musica...''. Ma la chiusura obbligata e'
sull'altra Italia, quella che non ha la maglietta azzurra e
non e' certo campione del mondo: ''Da napoletano mi fa molto
piacere che abbiano cominciato a ripulire e stiano
individuando dei siti per costruire i termovalorizzatori.
All'estero ogni immagine che passa dell'Italia e' negativa,
ed e' difficile spiegare quello che succede. Poi, anche
quando le cose sono passate, finisce che negli occhi altrui
rimane qualcosa. Vorra' dire che la cancelleremo vincendo''.