Gattuso: Donadoni? Un'altra squadra la trova. .
'Nel calcio non c'e' riconoscenza'. e svela scaramanzie gruppo
(ANSA) - BADEN (AUSTRIA), 20 GIU - C'e' chi canta Carosone e
chi ascolta Gigi D'Alessio. Ad alcuni piacciono gli U2 ma
Cassano e' patito di Nino D'Angelo. Quanto sia eterogeneo il
gruppo di ragazzi scelto da Donadoni per l'Europeo lo
dimostrano i gusti musicali in quella che oramai e' una
scaramanzia dello spogliatoio, le canzoni a tutto volume per
passare il tempo. Una cosa accomuna pero' gli azzurri, dai
'vecchi' come Del Piero agli ultimi arrivati: gettare il
cuore oltre i quarti remando nella stessa direzione. E non
solo per il ct Donadoni. ''Il contratto non e' un problema,
un'altra squadra uno che ha allenato la nazionale la trova
si'...''.
Dice proprio cosi' Rino Gattuso, anima e grinta dei
campioni di Berlino: un'altra squadra. Come se il destino
del successore di Lippi fosse gia' segnato, in caso di
eliminazione domenica. ''Quando un tecnico allena la
nazionale quattro volte campione del mondo ed arriva ai
quarti di un Europeo, con un girone difficile come il
nostro, il contratto non e' un problema - aggiunge il
centrocampista, squalificato per il quarto con la Spagna -
Nel calcio la riconoscenza non esiste, ma e' giusto cosi':
devi dimostrare ogni volta tutto da capo''.
D'altra parte, ricorda Gattuso, ''anche un allenatore
come Lippi che aveva vinto tutto ebbe problemi in nazionale,
e' normale sia cosi' anche per Donadoni, un allenatore alle
prime armi''. Una cosa pero', il centrocampista non l'ha
mandata giu': ''Mi amareggia sentire che questa e' la
nazionale di nessuno: tutto quello di cui abbiamo bisogno la
federazione ce lo mette a disposizione, in ritiro''. Il
ritiro, appunto: il luogo in cui il gruppo Mondiale si
cemento'. E a Baden come va? ''Cerchiamo di ripetere alcuni
riti di Duisburg 2006 - rivela Gattuso - Io sento sempre la
stessa canzone, uso lo stesso ipod. Si sa, la scaramanzia e'
il forte di noi italiani''. Come la musica. ''Cassano e'
davvero intonato - racconta l'amico Gattuso - ma continui a
fare il calciatore. Finora niente 'cassanate', meglio pero'
che stia zitto: magari torno in ritiro e ne ha combinata una
delle sue...''.
Di sicuro, lo trovera' mentre sente Nino D'Angelo. ''E'
il suo cantante preferito. Ad altri invece piacciono gli U2.
Del Piero? Io non ce lo vedo a sentire i neomelodici''.
Quanto ai suoi gusti, Gattuso rivela: ''Sono romantico, mi
piacciono le canzoni italiane: Celentano, Pupo, Ramazzotti.
La mia preferita e' 'Annare'' di Gigi D'Alessio''. La sera
pero' ipod e stereo spenti, ''c'e' il computer in camera o i
tornei di ping pong; il bowling invece non l'ho nemmeno
visto. Pero' quando c'e' una partita importante, siamo tutti
insieme davanti al televisore''. Tra le scaramanzie di
gesti ripetuti e rassicuranti, e' saltata quella del taglio
dei capelli (''a mia moglie piaccio cosi'''). Si ripetono le
cene comuni. Ed e' tornata la 'testata' grintosa di Gattuso
al ct, ieri Lippi oggi Donadoni. ''Piu' che un rito e' uno
sfogo - spiega Gattuso - in quei momenti vuoi condividere la
gioia con un persona che la vive come te. Anche con Lippi
avevamo un buon rapporto. Donadoni sa quel che vuole dai
suoi giocatori, ha idee chiare, parla, fa star bene insieme
23 giocatori. Insomma, e' una persona perbene. E quelle
piccole incomprensioni che ci sono state si sono sempre
risolte parlando''.
Non, pero', consigliando cosa fare al ct; perche' Gattuso
nega che la svolta dopo la ''mazzata'' con l'Olanda sia nata
da indicazioni degli anziani del gruppo. ''Semplicemente, ci
ha fatto arrabbiare sentir dire che eravamo bolliti, abbiamo
voluto dimostrare di non esser per nulla finiti. La cena di
martedi' sera? Io non c'ero, ma so per certo che non era una
tavolata dei chiarimenti''. Tutti per uno, e poi ognuno per
se'. Perche' nel calcio si scherza e si canta, ma poi un
fischio d'inizio rimette tutto in discussione. (ANSA)