Euro 2008: ''miracolo'' Turchia e ora tocca alla Germania
Tabloid esaltano impresa squadra Terim per accesso semifinali
(ANSA) - ANKARA, 21 GIU - ''Adesso tocca alla Germania'',
''I miracoli sono il nostro mestiere'', ''Aperta una pagina
d'oro nella storia del nostro calcio'', ''Resta ancora poco,
ce la faremo'': questi alcuni titoli che la stampa turca, in
estasi come tutto il Paese, dedica oggi alla vittoria della
nazionale di Fatih Terim che ieri sera a Vienna, battendo la
nazionale croata, si e' qualificata per le semifinali di
Euro 2008.
I giornali non lesinano i superlativi per descrivere
quello che 'Milliyet' definisce ''il miracolo turco''
aggiungendo ''non ci sono abbastanza parole per descrivere
questa vittoria. La nazionale turca ha ottenuto un risultato
incredibile contro la Croazia. Adesso i prossimi avversari
sono i tedeschi''. E sottolinea come il premier turco Tayyip
Erdogan, che ieri sera era tra gli spettatori, ''era molto
eccitato durante la partita'' ed ''ha esultato dopo il gol
che ha portato ai calci di rigore. E alla fine e' corso agli
spogliatoi prima dei giocatori per incontrarli sulla porta e
congratularsi con loro, uno per uno''.
''Ci siamo quasi'' e' il laconico ma efficace titolo di
'Hurriyet' che sottolinea come ''dopo aver sconfitto la
Croazia ai rigori, la Turchia e' diventata uno dei quattro
giganti d'Europa e alla prossima partita giochera' con la
Germania''. ''E ora in corsa per la coppa'', titola 'Vatan'
che aggiunge ''Alla fine di una serata incredibile, la
nazionale della Turchia ha scritto il suo nome, per la prima
volta nella sua storia, nella finale degli Europei''. ''Fare
miracoli e' il nostro mestiere'', e' il titolo a tutta
pagina di 'Sabah' che riferisce le parole rivolte da Terim
ai suoi giocatori dopo la vittoria (''Bacio questi ragazzi
sulla fronte'') e sottolinea il commento alla partita fatto
dal canale sportivo americano Espn secondo cui ''la citta'
di Vienna non aveva visto un combattimento come questo fin
dall'assedio del 1683. Salutiamo la forza, il coraggio e
l'instancabilita' dei turchi''. Ma cita anche una
dichiarazione del premier: ''Mia moglie mi ha chiamato,
piangendo, al telefono - ha affermato Erdogan - e mi ha
detto che avevamo bisogno di questa vittoria''.
Purtroppo, nonostante l'appello rivolto alla vigilia del
match dallo stesso ct turco ''a non trasformare la vittoria
in tragedia'', i festeggiamenti iniziati in tutto il Paese
subito dopo la fine della partita sono stati funestati da
incidenti provocati dall'uso di armi da fuoco per esprimere
l'euforia del momento. Per le strade di Istanbul e di Ankara
si sono uditi spari di fucile e di pistola pochi istanti
dopo l'ultimo rigore parato da Rustu. Quindi i tifosi si
sono riversati nelle strade a piedi e in auto, facendo
caroselli a clacson spiegati e ballando nelle piazze fino
alle prime luci del giorno.
In mattinata la tv privata Ntv ha reso noto il tragico
bilancio dei festeggiamenti: un uomo ucciso da un proiettile
vagante nella citta' di Gaziantep, nel meridione del Paese,
e altri 16 feriti in varie localita'. Nei festeggiamenti
fatti per la precedente vittoria della nazionale turca sulla
squadra della Repubblica ceca, ad Adana (nel Sud) si erano
registrati due feriti tra cui una bambina di 10 anni rimasta
sfigurata al volto da una fucilata. (ANSA)