Euro 2008: su Donadoni decisione a giorni, pronto Lippi
Processo al ct gia' avviato. Abete: decideremo a mente fredda
(ANSA) - VIENNA, 23 GIU - Cesare Maldini fu esonerato dal
ruolo di ct azzurro dopo avere perso ai rigori ai quarti di
finale di una grande manifestazione: ma rispetto a Donadoni
lui fu sconfitto da una nazionale che giocava in casa, la
Francia poi campione del mondo con il fiore all'occhiello
Zidane.
E' solo uno dei tanti precedenti che indicano chiaramente
quale sia di solito in Italia il destino di un commissario
tecnico perdente, sebbene fornito di scusanti piu' o meno
plausibili (a Trapattoni fu concessa una seconda
possibilita', ma la sua Corea aveva l'alibi Moreno). Puo'
piacere o no (al presidente del Coni, Gianni Petrucci non
piace, ad esempio) ma il processo a Donadoni dunque e' di
fatto gia' istruito.
Lippi e' pronto da tempo, per un suo ritorno in azzurro
c'e' solo bisogno di fissare l'appuntamento per la firma del
contratto. Quello del ct attuale, appena rinnovato, invece
si risolve con il pagamento di una penale di poco piu' di
500 mila euro. Sembrano molti, sono nulla in realta' di
fronte al disastro sportivo ed economico di affrontare la
qualificazione mondiale, e poi sperabilmente il mondiale
vero e proprio, con un ct che non gode di piena fiducia da
parte della federazione.
Il ''faremo presto tutte le valutazioni, ma a mente
fredda, non sull'onda dell'emozione'' di Giancarlo Abete e'
solo un rinvio della decisione. ''Avevo gia' parlato prima
con Donadoni - ha spiegato il presidente federale - Eravamo
d'accordo che a Europeo finito ci saremmo visti per una
valutazione''. Il ct ha parlato di ''bilancio positivo''.
Abete, parlando quando Donadoni era gia' uscito dalla sala
stampa dell'Happel Stadion, ha frenato. ''Il risultato e' al
di sotto della nostra forza d'urto'', ha ammesso il
presidente federale, nella cui proposta di contratto
iniziale era fissato come obiettivo minimo il raggiungimento
della semifinale.
''Il lavoro di qualita' di Donadoni non si mette in
discussione, per gruppo, comportamenti, coesione''. Ma non
sono questi i parametri per ripartire. ''Dobbiamo capire se
le carenze di questo Europeo sono contingenti o strutturali.
Ci sono nazionali, come la Francia, che sono uscite da
questo Europeo con un verdetto: la fine di un ciclo''.
(ANSA)