Germania- Turchia, Terim: in 14 per fare la storia
Tecnico voleva schierare in attacco 3/o portiere. Ballack: e' dura
(ANSA) - BASILEA (SVIZZERA), 24 GIU - La squadra che ribalta
i risultati e perde i pezzi non vuole smettere di sognare.
La Turchia gioca domani la sua ennesima sfida
all'impossibile, convinta di farcela: affronta la Germania a
Basilea nella prima semifinale di Euro 2008, e per questo
'derby' particolare (in territorio tedesco vivono quasi due
milioni di turchi, pronti alla grande festa) ha solo 14
uomini a disposizione, fra cui Hamin Altintop e Hakan Balta
che sono nati proprio in Germania.
In queste condizioni un'altra squadra si arrenderebbe, ma
cio' non fa parte del dna di questa Turchia. E poi c'e' il
precedente della semifinale di quattro anni fa ad Oporto:
chi avrebbe detto che la Grecia avrebbe battuto la
Repubblica Ceca? Invece e' successo, e adesso ai turchi non
rimane che imitare, possibilmente fino in fondo, i 'cugini'
ellenici.
Mancheranno gli squalificati Volkan, Tuncay, Arda ed Emre
Asik, e gli infortunati Nihat, Gungor, Cetin, Metin ed Emre
Belozoglu (l'ex interista e' l'unico che potrebbe
recuperare), cosi' l'Imperatore Terim, che ama il gusto del
paradosso, aveva pensato di schierare il terzo portiere
Tolga Zengin in attacco (lo ha provato in allenamento), poi
pero' il vecchio Rustu sarebbe rimasto senza riserva e
allora il tecnico ha rinunciato a mettere in atto il suo
piano dal sapore di provocazione dopo le parole con cui il
portavoce dell'Uefa William Gaillard gli aveva negato la
possibilita' di fare convocazioni supplementari
(''convocheremmo una riunione d'urgenza solo se una squadra
rimanesse con otto calciatori disponibili'').
L'Imperatore ex del Milan deve quindi arrangiarsi, ma non
perde la fiducia. ''Questa squadra rispecchia il mio
carattere - spiega alla vigilia della semifinale -: siamo
una miscela di fiducia, passione, tecnica, tattica e
coraggio. Questa Turchia magari non e' fatta di nomi
conosciuti in tutto il mondo, ma possiede giocatori
intelligenti e che ci mettono sempre un grande impegno: per
me e' importantissimo che un giocatore si sacrifichi per la
maglia che indossa''. Lui invece inzuppa di sudore le
camicie, al punto che anche domani se ne portera' dietro un
paio di riserva. ''Vorrei guardare la partita in maniera
rilassata - dice Terim - ma qualche volte bisogna
intervenire. Mi concentro molto durante le partite, per
questo la mia camicia alla fine e' sempre inzuppata di
sudore''.
E sara' cosi' anche a Basilea, vista la forza di un
avversario come la Germania. ''E' una squadra molto forte -
ammette Terim - ma quella di domani per noi e' una delle
partite piu' importanti della nostra storia. Se vinciamo
nessuno si dimentichera' piu' di noi. La Germania e'
abituata a partecipare a questo tipo di tornei, noi abbiamo
molti problemi e loro nessuno ma potete star certi che non
ci accontentiamo di quanto fatto finora. Daremo il massimo
non mollando fino all'ultimo secondo, perche' avete visto
che cosa siamo capaci di fare''.
Germania quindi come Svizzera, Repubblica Ceca e Croazia? Il
capitano tedesco Michael Ballack e' ottimista e prudente al
tempo stesso. ''Abbiamo buone possibilita' di arrivare in
finale - dice Ballack - ma per me non sarebbe una rivincita
personale: non devo dimostrare nulla, ho gia' fatto vedere
che ho superato la sconfitta nella finale di Champions
contro il Manchester United. Ho voltato pagina e ho
cominciato a pensare subito agli Europei, ed ora e' bello
avere subito un'altra opportunita'''. Proprio per questo
Ballack non vuole sprecarla, ed avvisa i compagni: ''non
credo che faremo questo errore - premette - ma se dovessimo
sottovalutare la Turchia saremmo finiti. Abbiamo visto cosa
hanno fatto nelle altre partite, e poi, pur non giocando in
modo spettacolare, hanno battuto la Croazia, contro cui noi
avevamo perso facendo una brutta figura''.
Secondo Ballack il pericolo maggiore e' che ''i turchi sono
difficili da inquadrare, e si metteranno in difesa. Non so
se giocheremo ancora con il 4-5-1: contro il Portogallo ha
funzionato, ma quella era una squadra offensiva e che
lasciava spazio. Domani invece sara' difficile avvicinarsi
alla loro porta''. Turchia con le stampelle, e senza terzo
portiere in attacco, ma sara' comunque una partita aperta: a
Euro 2008 le sorprese potrebbero non essere finite.(ANSA)