Nei prossimi mesi il Polo del
Gusto, la holding di Riccardo Illy, aprirà una serie di negozi
con la propria insegna, plurimarca con tutti i prodotti del
gruppo, in città medio-piccole e in luoghi di transito come
aeroporti, stazioni ferroviarie, dove i costi sono molto
elevati. Lo ha annunciato all'ANSA lo stesso Riccardo Illy
precisando che si tratterà di un test dal quale si deciderà se
in futuro quotare in Borsa il PdG o singole società del gruppo.
"Se i negozi avranno successo si potrebbe quotare il Polo", ha
indicato Illy.
I negozi saranno aperti in Italia e successivamente anche in
altri Paesi, in particolare Francia e Gran Bretagna, dove hanno
sede società del PdG. Il Polo punta alla crescita e alla
internazionalizzazione delle aziende di
eccellenza del Food & Beverage ma non legate al caffe', vale a
dire Domori, Mastrojanni, Dammann e inoltre Agrimontana e Fgel
delle quali Illy detiene rispettivamente il 40 e il 23%.
Il Polo del Gusto individuerà nel 2021 un potenziale
investitore che possa entrare nella holding. "Abbiamo ripreso il
dialogo, nonostante la pandemia, con quei
potenziali investitori che ci contattarono lo scorso anno - ha
ricapitolato Illy - Con alcuni il dialogo è proseguito, altri
per via della crisi hanno deciso di non fare investimenti.
Dunque entro l'anno selezioneremo l'advisor, poi completeremo la
ricerca di un partner, che forse avverrà nel 2021".
L'ingresso di un socio consentirà di rafforzare
patrimonialmente le società già partecipate, aumentare la
partecipazione in quelle aziende come la Agrimontana, e poi
investire nel settore vitivinicolo: "La trattativa con Barolo è
in corso anche se è rallentata ma entro l'anno si deciderà". Ci
sono anche altre due "potenzialità: concluderemo con qualcuna di
queste".
Contatti sono in corso anche con i francesi di Taittinger,
produttori di champagne. Il Polo mira anche a società
produttrici di biscotti e caramelle, guardando anche in questo
caso a Italia, Francia, Gran Bretagna.
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