Ricomincerà il processo per il
delitto di Tatiana Tulissi, la donna di 36 anni uccisa con tre
colpi di pistola, sull'uscio di casa, a Manzano (Udine), l'11
novembre 2008. la Cassazione ha infatti annullato l'assoluzione
dell'allora convivente della vittima, Paolo Calligaris,
imprenditore oggi di 53 anni, condannato a 16 anni di reclusione
in primo grado, a Udine, e assolto in secondo, a Trieste. La
Corte di Cassazione ha accolto il ricorso con cui la Procura di
Udine aveva chiesto l'annullamento della sentenza impugnata. Lo
riporta in prima pagina il quotidiano friulano Messaggero
Veneto.
La vicenda giudiziaria dunque torna davanti alla Corte
d'assise d'appello. La decisione della prima sezione penale
della Cassazione è stata presa ieri sera dopo una Camera di
consiglio durata circa cinque ore.
"Faremo valere l'innocenza del nostro assistito nel giudizio
di rinvio. La vicenda, va da sé, è ancora tutta aperta", è stato
il commento affidato al Messaggero Veneto dall'avv. Rino
Battocletti che con i colleghi Alessandro Gamberini e Cristina
Salon difende Calligaris.
Secondo l'accusa, il movente del presunto omicidio sarebbe il
risentimento dell' imprenditore - oggi residente a Cividale
(Udine) - nei confronti della compagna, con la quale conviveva
nella propria villa. Un movente che, come riporta il quotidiano,
nel secondo verdetto veniva definito "assolutamente infondato".
Calligaris ha sempre detto di essere innocente.
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