(di Francesco De Filippo)
Piace la Bohème dal cast di
giovani e dalla impostazione narrativa di una regia
"rispettosamente neorealista", come la definiscono gli
organizzatori, affidata a Carlo Antonio De Lucia, secondo
appuntamento, dopo l'Otello, nel cartellone del Teatro Verdi di
Trieste (fino al 18 dicembre con altre quattro repliche da
stasera).
Un cast giovane che si accorda e coincide con l'innamoramento
giovane, l'ardore, la voglia di inseguire le proprie
inclinazioni artistiche anche a costo di patire il freddo e la
fame. L'unico anziano, Benoit (Alessandro Busi), che utilizzando
il potere dei soldi tenta di aggrapparsi disperatamente alle non
gratuite moine di Musetta (Olga Dyadiv in alternanza con
Federica Vitali) pur di sfuggire al Tempo, viene canzonato e
fatto volare dalla sedia a dondolo proprio dai giovani.
Il pubblico applaude calorosamente dopo che Rodolfo (Azer
Zada e Alessandro Scotto Di Luzio e Carlos Cardoso) e Mimì
(Filomena Fittipaldi e Lavinia Bini), cercata la chiave nel buio
e presisi le mani - 'che gelida manina...' - si presentano
reciprocamente, e in altri passaggi impegnativi, segnati da
espressioni più emotive e profonde. Da sommare al lungo applauso
finale.
Bella anche la scenografia - affidata ad Alessandra Polimeno
e Carlo Antonio De Lucia - così come l'esecuzione, diretta dal
Maestro concertatore e direttore Christopher Franklin,
americano, da anni trasferito in Italia ed esperto conoscitore
degli operatori artistici triestini.
L'opera di Puccini, con i 4 giovani artisti bohèmiens di
Parigi, è composta in 4 quadri su libretto di Luigi Illica e
Giuseppe Giacosa da 'Scènes de la vie de Bohème' di Henry
Murger.
Completano il cast Leon Kim e Luca Galli (Marcello), Fabrizio
Beggi e Andrea Comelli (Colline), Clemente Antonio Daliotti
(Schaunard), Andrea Schifaudo (Parpignol), Damiano Locatelli
(sergente dei doganieri), Giovanni Palumbo (doganiere), Andrea
Fusari (venditore ambulante). Partecipano alla produzione "I
Piccoli Cantori della Città di Trieste" diretti da Cristina
Semeraro. Maestro del coro è Paolo Longo. Nota molto positiva è
la presenza di tanti ragazzi tra il pubblico.
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