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Agrusti, Pordenone è diventata la biblioteca del mondo

Agrusti, Pordenone è diventata la biblioteca del mondo

Il bilancio del presidente di Fondazione Pordenonelegge

ROMA, 22 settembre 2024, 20:29

Redazione ANSA

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"Per questi giorni, Pordenone è stata la biblioteca del mondo. E in questa biblioteca ci sono entrati in tanti: élite, popolo, giovani". Così Michelangelo Agrusti, presidente della Fondazione Pordenonelegge, ha tratteggiato un bilancio dell'edizione 2024 del festival, la venticinquesima.
    "Abbiamo assistito ad una staffetta generazionale. Tutto questo mi ha dato un'idea sentimentale del valore e della qualità di quest'edizione".
    "Abbiamo registrato soldout ovunque, e fuori dagli eventi c'erano file infinite non per mancanza di organizzazione, ma per il forte desiderio dei non prenotati di poter partecipare. Anche gli autori più sconosciuti sono stati soddisfatti da una presenza sempre numerosa: questo è il dato che più ci conforta".
    Altro dato notevole è quello relativo alle vendite, in ulteriore crescita rispetto ai già abbondanti 20mila libri venduti lo scorso anno.
    "Pordenonelegge continua a stare sull'uscio della storia: oltre alla narrativa diamo molto spazio alla saggistica e alla geopolitica" ha proseguito Agrusti. "Temi come la guerra in Israele, la guerra in Ucraina, l'oppressione in Russia o le difficoltà delle donne a Teheran trovano qui spazio per approfondimenti ben più dettagliati di quanto succede sui telegiornali o sui social".
    "Il Friuli è la regione dove si leggono più libri, e Pordenone in questo è la città capofila. Credo esista una correlazione con il nostro festival: da 25 anni, prosegue una semina ininterrotta della passione per la lettura. Al contrario di altre città, dove le librerie chiudono, qui ne fioriscono di nuove".
    "Pordenonelegge è un festival unico nel suo genere, integrato come nessun altro nel tessuto locale: una città che si trasforma interamente per il festival", ha aggiunto il direttore artistico Gian Mario Villalta.
    "Negli anni abbiamo costituito una rete di amicizie, di persone: non succede ovunque che un autore ospite conduca poi un altro evento. Altri festival sono più grandi del nostro, ma Pordenonelegge è unico: gli scrittori vengono volentieri, e sono molti quelli a cui dispiace quando non vengono invitati. E nel tempo, la voce si è sparsa: i treni e gli alberghi gremiti sono la testimonianza del fatto che il festival è frequentato da persone che provengono da fuori, e non solo dai pordenonesi".
   
   

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