(di Federico Colosimo)
(ANSA) - ROMA, 17 NOV - Da predestinato a dimenticato, dai
green più prestigiosi ai tornei di ultima fascia, dai successi
alle cadute e ritorno. Matteo Manassero, il già enfant prodige
del golf italiano, a Dubai dopo un anno da protagonista ha
conquistato il pass per giocare, nel 2025, sul PGA Tour e quindi
sul circuito più importante al mondo. Il veneto, che ha bruciato
le tappe affermandosi come più giovane vincitore non solo
dell'allora European Tour (oggi DP World), ma anche del BMW PGA
Championship, ha prima conosciuto il successo e poi
l'insuccesso. E' ripartito dal basso - quattro anni fa, dopo un
digiuno lungo sette è tornato a vincere, ma un torneo dell'Alps
Tour, il terzo circuito europeo - e, passo dopo passo è tornato
grande. Due donne dietro al segreto della sua rinascita: la
moglie Francesca, che nel 2023 ha fatto da caddie condividendo
due affermazioni sul Challenge Tour, e la mental coach
Alessandra Averna. "E' stata una stagione incredibile, penso che
il golf mi abbia dato molto di più di quanto mi potessi
aspettare. Ho vissuto momenti bellissimi e credo di essere
migliorato tantissimo. Per il prossimo anno cambieranno gli
scenari, ma non gli obiettivi. Non mi interessa dove e con chi
giocherò, ma essere costruttivo nel percorso che sto facendo",
la soddisfazione, misurata, di Manassero. Lo scorso marzo il
31enne di Negrar Valpolicella (Verona), dopo aver aspettato
3.942 giorni, ha ritrovato il successo sul DP World Tour facendo
suo in Sudafrica il Jonsson Workwear Open. Poi, è tornato a
giocare non solo i Major, ma anche le Olimpiadi. Dopo il debutto
a Rio de Janeiro, Parigi. Ora, per la prima volta in carriera,
si è guadagnato la "carta" per il PGA Tour. Gli è bastato un
30/o posto con 287 (70 77 69 71, -1) a Dubai, nel DP World Tour
Championship, per tagliare il traguardo. La dodicesima piazza
nell'ordine di merito lo ha premiato. Non è invece riuscita
l'impresa a Guido Migliozzi, 19/o con 284 (-4) negli Emirati
Arabi Uniti e 21/o nella "money list". In Medio Oriente, dopo un
2024 caratterizzato da alti e bassi, Rory McIlroy si è preso
tutto. Con uno score di 273 (-15) ha dominato il DP World Tour
Championship laureandosi, per la sesta volta in carriera, la
terza consecutiva, miglior giocatore d'Europa. Per il
nordirlandese resta il rammarico di aver buttato al vento lo US
Open (non conquista un Major dal 2014), di non aver conquistato
una medaglia ai Giochi, ma anche la consapevolezza di non avere
rivali, sicuramente sul DP World Tour. E mentre gli americani,
per la Ryder Cup 2025 di Bethpage (New York), dovrebbero
incassare un compenso, ciascuno, di 400.000 dollari, lui spiega
che "pagherebbe per avere il privilegio di giocare"
quell'evento. Intanto, il 2025 'segnerà' l'inizio della lega
tecnologica, la TGL, fondata insieme a Tiger Woods. E proprio
McIlroy, recentemente ha spiegato come "quella di Manassero sia
una storia da raccontare. Tante persone dovrebbero imparare da
lui", l'elogio del numero 3 al mondo. E oggi quel predestinato
dai tanti record di precocità, con carattere e umiltà, è
tornato. (ANSA).