(ANSA) - MILANO, 20 APR - Tassi di crescita mediamente superiori al Pil mondiale (+9,1%, contro +3,6% previsto dal Fmi), una forte propensione all'innovazione e alla trasformazione digitale. Sono i trend più significativi che caratterizzano le imprese familiari di tutto il mondo, comprese quelle italiane, secondo una recente indagine di Ernst & Young, svolta su un campione globale di quasi 600 aziende, diffusa in occasione dell'avvio della nuova edizione del premio EY "L'imprenditore dell'anno".
Per mantenere il passo con i veloci cambiamenti del mercato, le aziende familiari usano i social media (68%), raccolgono big data (65%) e utilizzano processi di automazione robotica (50%). Dalla ricerca emerge un'attenzione alla rivoluzione digitale accompagnata da una "valorizzazione del capitale umano", spiega l'amministratore delegato di Ey in Italia, Donato Iacovone. "Diversamente dal resto del mondo, dove i family business sono poco propensi a quotarsi, in Italia - aggiunge - sono attese per il 2018 oltre 50 Ipo di medie aziende, sostenute anche dagli incentivi fiscali per la quotazione delle Pmi previsti dall'ultima finanziaria e dalla raccolta dei Pir. Una tendenza che nei prossimi anni cambierà la struttura del nostro sistema industriale".
A dimostrare l'esistenza di un tessuto imprenditoriale capace di innovare è anche la storia ultraventennale del premio di Ey, rivolto agli imprenditori che meglio hanno saputo cogliere le opportunità del mercato creando valore per la propria azienda, contribuendo in modo significativo all'innovazione e alla crescita dell'economia italiana. Le candidature per diventare l'imprenditore dell'anno 2019 sono aperte fino al 26 giugno, mentre, il vincitore sarà incoronato il prossimo novembre a Milano. Intanto, a giugno 2018, si svolgerà la gara per il titolo mondiale a cui concorre il numero uno di Moncler, Remo Ruffini, vincitore nazionale 2017. (ANSA).