Nonostante lo stop al cashback di Stato, anche nel secondo semestre del 2021 i pagamenti digitali in Italia hanno continuato a crescere, raggiungendo quota 327 miliardi di euro a fine anno (+22% sul 2020). I pagamenti con carte contactless, con un valore di 126,5 miliardi, si confermano i preferiti dagli italiani per effettuare acquisti in negozio, mentre, sono in forte ascesa i pagamenti da smartphone e oggetti indossabili (wearable) che superano i 7 miliardi di euro, raddoppiando il loro valore e registrando la maggior crescita del comparto. Nel complesso, la penetrazione dei pagamenti elettronici sui consumi delle famiglie sale a quota 38%, con una crescita di 5 punti percentuali. E' la fotografia che emerge dall'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, presentato in occasione del convegno "Innovative Payments: the new normal".
A fronte di questi risultati positivi, però, "è peggiorato il divario nei confronti degli altri Paesi europei in quanto a transazioni pro-capite", evidenzia il responsabile scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, Alessandro Perego, segnalando che l'Italia è scesa al 25esimo posto (su 27) nella classifica continentale. "Il secondo semestre del 2021 - evidenzia l'Osservatorio - ha perso uno dei driver della crescita rilevata nei primi sei mesi dell'anno: l'iniziativa del cashback (adottata da quasi 9 milioni di italiani, circa il 18% della popolazione maggiorenne) è infatti stata inizialmente sospesa e poi definitivamente cancellata dal governo, a favore di misure di incentivo per i commercianti". In questo contesto, però, gli italiani hanno dimostrato il cambio di passo definitivo nei confronti della digitalizzazione dei pagamenti, che "continuano a crescere con la stessa forza anche senza incentivi". (ANSA).