L'e-commerce in Italia continua a crescere ma rallenta la sua corsa, dopo l'accelerazione degli ultimi due anni, tornando ai livelli pre-covid. Nel 2022 le vendite online raggiungono il valore di 34 miliardi di euro (+10% rispetto al 2021) crescendo di "soli" 3 miliardi, rispetto agli 8 miliardi in più registrati nel 2020 e a +5 miliardi nel 2021. E' quanto emerge dall'Osservatorio eCommerce B2C della School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con Netcomm, secondo cui, l'incremento registrato, seppur ridimensionato, consente all'eCommerce di prodotto di guadagnare un altro punto percentuale di penetrazione: l'incidenza dei consumi online sui consumi totali passa infatti dal 10% nel 2021 all'11% nel 2022.
Tra i settori, l'alimentare continua a crescere sopra la media (+17% rispetto al 2021) e raggiunge un valore di 4,8 miliardi di euro, seguito dall'arredamento (+14%), che vale 3,9 miliardi. In positivo anche abbigliamento (+10%), a 5,6 miliardi, e beauty (+8%), che raggiunge 1,2 miliardi. "L'instabilità geopolitica, l'inflazione, il rincaro dei beni energetici e delle materie prime, la crisi della supply chain, così come il ritorno alla piena attività dei negozi fisici, stanno influenzando la dinamica dei consumi, totali e online" commenta Valentina Pontiggia, direttrice dell'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm- Politecnico di Milano. "L'eCommerce di prodotto, dopo due anni di crescita "straordinaria", si trova in una fase di evoluzione più strutturata e controllata". Per il presidente di Netcomm, Roberto Liscia, "siamo entrati in una nuova fase dell'eCommerce, dove i canali digitali sono ormai al centro dei percorsi di acquisto di 33,3 milioni dei consumatori in Italia. Se la pandemia ha dato impulso all'eCommerce, l'eCommerce ha dato a sua volta impulso all'acquisto multicanale, con un cliente su quattro che dichiara di aver acquistato sia off che online da una stessa insegna". (ANSA).