Monitorare tutto da remoto, dimezzare le operazioni manuali e prevedere i malfunzionamenti in 24 ore. E' quanto accade quando l'automotive diventa smart, come racconta e testimonia Vitesco Technologies Italy, azienda italiana con sede a Pisa che produce componenti per autoveicoli. Nell'ottica di abbattere tempi, costi e sprechi nella produzione, grazie al sistema IoT progettato dall'italiana Zerynth, Vitesco è ora in grado di predire guasti in uno dei processi produttivi critici, ottimizzando così la produzione dei componenti per autoveicoli e riducendo significativamente i costi operativi. Il sistema, infatti, permette alla società di prevedere i malfunzionamenti delle valvole pneumatiche in 24 ore, minimizzando i tempi di fermo. "La possibilità di controllare le macchine a distanza e di acquisire i dati in modo continuativo da qualunque macchinario è fondamentale per aziende come Vitesco che possono così risparmiare tempo e risorse", spiega il ceo di Zerynth Gabriele Montelisciani. "La nostra mission è proprio quella di supportare le aziende nella trasformazione digitale, rendendo digitali e connessi i macchinari e dimostrando come qualsiasi industria possa trarre benefici dall'Internet of things". Come rileva uno studio della Camera di commercio di Torino, Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) e del Dipartimento di management dell'Università Ca' Foscari Venezia, maggiore produttività dei processi e più competitività sono gli obiettivi che giustificano la propensione delle imprese della filiera automotive ad investire nelle tecnologie dell'industria 4.0. In particolare, ad oggi oltre l'80% delle imprese italiane ha optato per questa tipologia di investimento o dichiara di volerlo fare. (ANSA).