(ANSA) - ROMA, 20 NOV - Sui futuri scenari di geopolitica
mondiale incombe come un'ombra, al tempo stesso miracolosa e
minacciosa, la questione delle reti 5G, destinate - pare - a
cambiare tutto. "Bisogna valutare con attenzione", dice il
ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il quale ricorda che la
posta in gioco "è molto alta. C'è in ballo la sicurezza
nazionale".
L'interesse di Huawei, e dunque della Cina, nella
realizzazione di infrastrutture 5G in Occidente e anche in
Italia da tempo è monitorato dal Copasir, il Comitato
parlamentare per la sicurezza della Repubblica, il cui
presidente, il leghista Raffaele Volpi, più volte ha
sottolineato l'attenzione e la preoccupazione del Comitato per
lo sviluppo delle tecnologie cinesi.
"Vedremo quali saranno le linee di azione della nuova
amministrazione americana", dice adesso il ministro Guerini,
immaginando che qualcosa possa cambiare dopo il 'ban' di Trump
al colosso delle telecomunicazioni di Shenzhen e l'avvertimento
agli alleati che non ci sarebbe stata più alcuna condivisione di
intelligence con quei Paesi che ne avessero fatto uso.
Finora l'Italia non si è sbilanciata e ha mantenuto una
posizione cauta, anche se dal Copasir e dai Servizi a più
riprese sono stati lanciati degli avvertimenti.
"Con l'avvento del 5G comincerà una nuova fase che
trasformerà la nostra società, ma la riflessione che dobbiamo
fare non riguarda solo l'aspetto tecnologico, perché questa
partita si intreccia con quella molto complessa di carattere
geopolitico", avverte Guerini.
"Tecnologia e geopolitica, opportunità e minaccia, sono
elementi che si intrecciano e che devono essere letti in maniera
unitaria per evitare scelte che possano basarsi su valutazioni
parziali. Occorre trovare un equilibrio tra queste due
polarità".
"Non si tratta di decidere in quale campo stare, si tratta
solo - spiega Guerini - di essere coerenti con la nostra storia,
con le nostre scelte strategiche di fondo, con il nostro
interesse nazionale, con la nostra comune appartenenza ad un
sistema che prima ancora di essere un sistema di alleanze è un
sistema di valori, che innerva le nostre democrazie liberali".
(ANSA).
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