/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cassazione, 'il killer di Luca Sacchi mirò a organi vitali'

Cassazione, 'il killer di Luca Sacchi mirò a organi vitali'

"Carenze motivazioni su ruolo Anastasya in trattativa per droga"

ROMA, 21 settembre 2024, 14:28

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Valerio Del Grosso non solo aveva per primo concepito l'idea di commettere la rapina per sopperire al fallimento dell'operazione di compravendita di stupefacente, approfittando della contingente disponibilità da parte delle vittime di una rilevante somma di denaro, ma si era attivato per procurarsi un complice all'altezza, Paolo Pirino, ed una pistola con più colpi in canna, ed aveva manifestato nelle ore precedenti al tragico epilogo, una ferma determinazione a portare a compimento il piano criminoso". E' quanto scrivono i giudici della Cassazione nella sentenza con cui, nel maggio scorso, hanno reso definitiva la condanna a 27 anni per Del Grosso, accusato dell'omicidio di Luca Sacchi, avvenuto a Roma nell'ottobre del 2019. La Suprema Corte ha invece disposto un appello bis, al fine di aumentare la condanna, per Paolo Pirino, presente sul luogo del delitto con Del Grosso, e Marcello De Propris, accusato di aver fornito l'arma con cui è stato ucciso Sacchi, le cui condanne in secondo grado erano scese da 25 anni a 14 anni e 8 mesi. Appello bis, fissato al 10 dicembre, anche per Anastasiya Kylemnyk, condannata a 3 anni per violazione della legge sugli stupefacenti, in quanto i giudici hanno giudicato carenti le motivazioni del secondo grado.
    Per la Cassazione Del Grosso "non solo ha sparato servendosi di un mezzo dotato di elevatissima efficacia lesiva da tutti conosciuta, ma aveva indirizzato li colpo, dopo avere mirato, verso gli organi vitali della vittima designata, effettivamente attinti, così da eliminare in modo diretto ed immediato l'ostacolo frappostosi alla riuscita del piano criminoso in corso e all'impossessamento dello zaino con il denaro da parte del complice.
    Per quanto riguarda la posizione di Anastasiya i Supremi giudici ritengono che in riferimento alla sua "consapevolezza in ordine all'attività illecita organizzata dal Princi le risposte fornite dalla Corte distrettuale sono incomplete. La sentenza impugnata non ha affrontato la quaestio facti relativa al momento in cui è intervenuta la partecipazione all'accordo di Kylemnyk nonostante la sua evidente decisività ai fini dell'affermazione della responsabilità dell'imputata in ordine al reato contestato". E ancora: la Corte di assise di appello "non ha preso esaustivamente in esame i rilievi articolati dalla difesa sull'assenza di adeguato sostegno probatorio alla prospettazione accusatoria" secondo cui Anastasiya "era presente all'incontro svoltosi il 18 ottobre 2019 a Casal Monastero". Secondo la Cassazione "non è spiegato, in definitiva, in che termini la disponibilità non preconcertata di Kylemnyk a partecipare, sia pure con un ruolo astrattamente rilevante, alla fase successiva all'accordo per consentirne la concreta esecuzione, abbia comunque contribuito alla realizzazione in forma collettiva del reato contestato, una volta dato per accertato che la consumazione era intervenuta prima ed indipendentemente dalla sua adesione".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza